Fornaro e Grande: adesso serve una legge speciale per il rilancio di Genova

Politica e Primo piano

Federico Fornaro e Andrea Grande*

Intervento su Il Secolo XIX

Venerdì scorso la delegazione nazionale di Liberi e Uguali ha varcato il cancello della caserma San Benigno dei Vigili del Fuoco. È stata la prima tappa di una lunga giornata di incontri per la delegazione composta dai due capigruppo di LeU Federico Fornaro e Loredana De Petris, il deputato Luca Pastorino, il consigliere regionale Gianni Pastorino e l’eurodeputato Sergio Cofferati.

L’obbiettivo era portare agli operatori economici, le parti sociali, le istituzioni locali ed il comitato degli sfollati le proposte di Liberi e Uguali, discuterle con loro e raccogliere ulteriori spunti.

Tra le proposte di LeU c’è la creazione di una Unità di Crisi presso il ministero dello Sviluppo Economico, per permettere di agevolare il lavoro delle istituzioni locali affiancandole nello sviluppo di strategie per il rilancio economico e infrastrutturale della città. L’istituzione di un coordinamento permanente dei parlamentari liguri per avere un luogo nel quale sviluppare efficacemente la connessione necessaria tra il governo locale e Roma. Infine LeU porta avanti la richiesta di una legge speciale per Genova: questo importante strumento permetterebbe (a differenza di altri “veicoli” come dei provvedimenti inseriti nel milleproroghe o nella finanziaria) non solo di stanziare dei finanziamenti appositi per fronteggiare la crisi e rilanciare l’economia locale in difficoltà, ma anche di reindirizzare fondi precedentemente stanziati, facendo convergere tutte le risorse possibili su un piano organico di ammodernamento del sistema infrastrutturale cittadino, ripensamento del quartiere di Via Fillak e Via Porro, sostegno e rilancio delle attività economiche colpite.

Dopo aver ringraziato i soccorritori genovesi nella caserma dei Vigili del Fuoco e averne raccolto le istanze su cui lavorare (carenza di personale, turn over bloccato, carenza di mezzi e necessità di difendere l’elisoccorso come servizio pubblico), la delegazione ha visitato il presidio degli sfollati in Via Fillak. Qui si è svolto il momento sicuramente più intenso dal punto di vista emotivo della giornata. Ma al di là delle emozioni sono emersi anche tanti punti che i deputati si sono annotati e su cui si sono impegnati a lavorare: chiarezza sul destino degli immobili, rapidità nella proposta di ricollocamento e certezza sui tempi.

Finita la tappa in Valpolcevera, la delegazione ha proseguito incontrando Confindustria, le altre associazioni di categoria e i sindacati. Da questi incontri è emersa la richiesta unanime di riaprire più rapidamente possibili la viabilità locale (Via Fillak, Corso Perrone e le due strade di sponda del Polcevera) e ferroviaria (la Genova-Acqui e la linea subacquea) per evitare l’asfissia che sarebbe letale per le imprese ed il commercio del porto. Infine i sindacati hanno chiesto un ruolo attivo al fianco dell’amministrazione per la contrattazione sulle modalità della ricostruzione e di non derogare in nessun modo le norme di tutela del lavoro, di sicurezza e sui contratti, per le aziende cui verrà affidata la ricostruzione.

L’ultimo incontro, con il presidente della regione Toti e il sindaco Bucci, ha impegnato la delegazione nel confronto più “politico” della giornata. A differenza che in altre occasioni, di fronte alla tragedia nazionale del crollo del ponte Morandi, la maggioranza giallo-verde ha costruito un suo dispositivo per l’emergenza senza nessun confronto con le opposizioni, delle quali ha persino bocciato tutti gli emendamenti con fare grezzo e brutale, togliendo dal tavolo ogni speranza di voto unanime in virtù dell’unità nazionale. Sono emerse dalla delegazione LeU tutte le preoccupazioni per l’assenza ancora oggi, a quasi un mese dal disastro, di chiarezza su chi e quando demolirà il ponte e sulla ricostruzione. Del resto da questo dipendono le sorti degli sfollati, delle aziende e dei lavoratori nella zona rossa, ma anche dei traffici del porto e dell’economia cittadina.

Si ci è confrontati sulle possibili azioni di impegno reciproco per aiutare a tamponare l’emergenza e costruire un nuovo futuro per Genova.

* (Andrea Grande è Coordinatore provinciale di Articolo1 Genova)