Laforgia: Basilicata e Puglia, un Pd meno autosufficiente vince di più

Politica e Primo piano

Intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno
di Antonella Inciso
L’exploit del Centrodestra, il Centrosinistra che regge in Puglia e Basilicata, l’ombra del voto anticipato ed i riflessi sulla dimensione locale. È ampia l’analisi di Francesco Laforgia, capogruppo alla Camera di Mdp. In Basilicata per l’assemblea regionale del partito in vista della manifestazione «Insieme. Nessuno escluso» in programma a Roma sabato lancia chiari segnali al Pd, al premier Gentiloni ed anche agli iscritti locali.
A ballottaggi conclusi la Basilicata e la Puglia appaiono in controtendenza rispetto ad altre regioni italiane, confermando la vittoria del centrosinistra. Lei concorda?
«Intanto, in generale queste elezioni sono state una debacle per il Pd e il Centrosinistra a trazione Pd ed è stato singolare notare come il segretario del Pd non si sia fatto vedere ai ballottaggi. È il segnale che quella leadership è un elemento di divisione per il Centrosinistra e dove si impone il Pd a trazione renziana il successo si allontana. La Puglia e la Basilicata sono la dimostrazione che un Pd meno autosufficiente aumenta le probabilità di vittoria»
Dai ballottaggi di queste amministrative il ruolo di Renzi è uscito depotenziato e quello di Berlusconi consolidato?
«Emerge che il Centrodestra è vivo e vegeto e quando si ricompone è più competitivo e fa paura dal punto di vista elettorale. Il fatto di aver inseguito la destra per impedire la sua composizione è stata una scelta sbagliata del Pd in questi anni. Quando la sinistra si mette a fare il mestiere della destra perde la sua funzione ed arrivano le sconfitte elettorali».
Ci saranno riflessi sul Governo Gentiloni?
«Abbiamo detto a Gentiloni che avemmo garantito il sostegno con lealtà a patto di un cambio di passo dell’agenda politica e sociale. Questo Paese è sempre più diseguale, C’è una enorme questione sociale, C’è una condizione materiale tra le persone di impoverimento. Non occuparsi di questo significa non aver capito la sostanza del Paese. Se Gentiloni alla prossima legge di bilancio segnerà un tratto di vera discontinuità con le scelte di questi anni, noi lo sosterremo».
Veniamo alla Basilicata: a livello nazionale siete all’opposizione di Renzi, qui in Basilicata il governatore Pittella apre all’alleanza con Mdp in vista delle regionali 2018. Lei cosa ne pensa?
«Credo nell’autodeterminazione del popoli e quindi che le scelte locali hanno una loro specificità, penso che Mdp sia nata per rigenerare il campo della sinistra e del Centrosinistra, non ci devono essere preclusioni su personalità ed affetti ma chiunque voglia condividere questo orizzonte sarà il benvenuto. Detto questo non siamo a caccia di posti, nasciamo per un altro obiettivo: la nostra ambizione è rigenerare la sinistra di questo Paese».
Secondo Lei quali sono le prospettive di Mdp in Basilicata? Sono positive?
«La Basilicata può contare su personalità di peso che sono in primissima fila nella costruzione di questo processo politico, a partire da Roberto Speranza. Mi pare di capire che ci sono segnali di partecipazione ed interesse per quello che stiamo costruendo».