È andata proprio come l’avevo sognata, il nostro progetto ora è forte e cammina. Vedere Grasso con noi ci dà gioia. Sfideremo il Pd collegio per collegio. Basta con politica di avanspettacolo e tweet. Vogliamo aprire ad ambientalismo, civismo e cattolicesimo democratico
Roma, 3 dicembre Grande Assemblea Popolare a partire dalle ore 10 Atlantico Live – Via dell’Oceano Atlantico 271 D Le registrazioni saranno aperte dalle 9 Indicazioni stradali dall’autostrada: Uscire dall’autostrada direzione Roma Sud uscita Cristoforo Colombo (come Palalottomatica) Collegamento con i mezzi pubblici: Fermata metropolitana linea B – EUR FERMI Sarà presente un servizio di navetta … Continued
Domenica si svolgerà a Roma l’assemblea nazionale per la lista unitaria della sinistra e il coordinatore di Mdp spiega quali saranno i temi centrali di questa rifondazione: il lavoro, innanzitutto, l’uguaglianza, i diritti, i beni pubblici. Vogliamo offrire un’alternativa ai cittadini, una speranza nuova. Grasso è un esemplare servitore dello Stato e farà le sue scelte. Ma sia chiaro, nessun uomo solo salverà la sinistra se non ritrova se stessa e la sua missione dalla parte dei più deboli.
Tutti parlavano della nostra irrilevanza, adesso tutti ci chiedono con chi potremmo governare. Noi puntiamo ad avere forza in parlamento per essere determinanti. Le alleanze si fanno sui temi, il Pd non ci ha dato nessuna risposta. I padri nobili? Forse sarebbero serviti prima.
Il Rosatellum è una legge falsificatrice. Nel Mattarellum il collegio non superava i 125mila abitanti, qui ne avremo che variano da uno a due milioni. Al Senato, nove regioni, Liguria, Friuli, Umbria, Marche, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sardegna e Molise, avranno un solo collegio plurinominale della dimensione dell’intera regione. È un sistema che amplia il fossato tra cittadini ed eletti anziché ridurlo. Invece di combattere l’astensionismo si rischia di alimentarlo.
È del tutto inutile, ai fini del risultato elettorale, avere in coalizione il soggetto politico che nascerà ufficialmente il 3 dicembre. È evidente che non ci sono le condizioni per far valere reali elementi di discontinuità, nel metodo e nel merito, in grado di giustificare questa scelta. Uniti, in questo caso, non solo non si vince ma, anzi, si rischia davvero di umiliare un potenziale elettorato che si sentirebbe tradito, per l’ennesima volta.
Per l’alleanza col Pd sarebbe stata necessaria una svolta radicale. Non modeste misure di aggiustamento, che ci hanno proposto a parole mentre ce le negavano nei fatti in Parlamento. Mi stupisco che una persona seria come Fassino si sia prestata a un’operazione priva di senso. Finiamola con questo tormentone: se noi avremo dei voti, non saranno tolti al Pd, ma recuperati all’astensionismo. Smettiamola con queste sciocchezze che fanno soltanto del male, e cerchiamo di rispettarci
Non puoi modernizzare il paese se non coinvolgi i corpi intermedi nei processi di cambiamento. Noi rispettiamo l’autonomia del sindacato, ma se promuove battaglie giuste vogliamo sentirci liberi di appoggiarlo. Inviteremo Camusso il 3 dicembre, come altri rappresentanti di forze sociali
Venerdì 24 novembre davanti a fabbriche e stabilimenti, in corrispondenza con l’inizio o la fine dei turni di lavoro. Gli appuntamenti e il volantino
