da Huffingtonpost.it
di Eleonora Cimbro
Perché non entrare in coalizione con il Pd? Mi risulta difficile credere che davvero gli esponenti del Partito democratico che in questi giorni hanno fatto appelli all’unità non comprendano che è del tutto inutile, ai fini del risultato elettorale, avere in coalizione il soggetto politico che nascerà ufficialmente il 3 dicembre.
È in questo contesto che costituisce, invece, un valore aggiunto avere un soggetto politico di sinistra capace, senza mediazioni, di intercettare bisogni e istanze di questi elettori. Il vero voto utile sarà quello dato per riequilibrare a sinistra le forze presenti in Parlamento e dare rappresentanza a un popolo che non vota più o vota altrove. Se, come pare, questa legge elettorale non potrà garantire alle coalizioni o ai singoli partiti di avere i numeri per poter governare in autonomia, è ancor più importante poter decidere dopo il voto come e se sostenere questo o quel governo. Se, infatti, Renzi decidesse di coalizzarsi con Berlusconi per far partire un governo di “moderati”, come potrebbe il nascente partito di sinistra giustificare la scelta di aver dato fiducia a un Pd “inciucione”? Sarebbe un errore imperdonabile! E dunque il Pd, anziché scagliarsi contro chi sta tentando di rappresentare quel popolo che è andato “nel bosco”, per dirla in “bersanese”, dovrebbe comprendere che questa opzione sarà, al contrario, determinante per la ricostruzione di un ampio, plurale centrosinistra riequilibrato a sinistra.