Speranza: “A Fondamenta apriremo una strada nuova, con Pisapia. Boschi se ha mentito deve dimettersi”

Politica e Primo piano

intervista al Secolo XIX

di Alessandra Costante

«Se la Boschi ha mentito al Parlamento deve dimettersi. Non ci possono essere zone d’ombra». Sul caso Banca Etruria, Roberto Speranza va dritto sulla commissione d’inchiesta: «Gli italiani hanno il diritto di sapere la verità» dice il coordinatore nazionale di Articolo 1-Mdp. Oggi Speranza sarà a Genova ad inaugurare la sede del Movimento e a sponsorizzare il candidato sindaco Gianni Crivello, frutto di un’alleanza anche con il Pd.

Sul caso Etruria chi ha ragione: Renzi o De Bortoli?

«Gli italiani hanno il diritto di sapere la verità. Il ministro Boschi in aula ha ottenuto la fiducia del Parlamento dicendo che da parte sua non c’era mai stato interessamento sulla vicenda della Banca Etruria e ora si scopre che questo ci sarebbe stato, almeno per come scrive un giornalista preciso come De Bortoli. Se un ministro ha mentito di fronte al Parlamento deve dimettersi. Si verifichi ciò che ha scritto De Bortoli, se è vero Boschi si dimetta».

Mdp a Genova per le amministrative è alleato del Pd, ma Martina in chiave nazionale pone il veto su chi è andato via dal partito. Non le sembra strano?

«È certamente singolare che da parte di un esponente di primo piano del Pd ci siano aperture verso il centrodestra e veti verso chi fa parte a pieno titolo della storia del centrosinistra. Ma d’altronde questo Pd guarda più a destra che a sinistra. Per quanto riguarda le amministrative, sulle alleanze per noi conta quello che si vuole fare: se ci sono progetti e personalità compatibili con il nostro orizzonte, noi siamo sempre per la costruzione del centrosinistra».

A proposito di centrosinitra: la prossima settimana a Milano, Pisapia sarà l’ospite centrale della vostra iniziativa Fondamenta. Un segnale?

«A Milano proviamo a ripartire dalle Fondamenta, dall’idea che il centrosinistra ha perso parte del suo popolo perché ha fatto cose contro la sua identità politica. Con Pisapia coltiviamo lo stesso campo politico. Vogliamo dare una risposta ai cittadini che non vogliono la destra e diffidano dei grillini, ma che non vogliono abbandonarsi al partito di Renzi, il Pd ormai è diventato un partito personale e di centro».

Ma con Pisapia è l’inizio di qualcosa di più grande, di più “costruito” per le future elezioni?

«Mi auguro che con Pisapia si possa fare un pezzo di strada insieme. L’auspicio è che da Fondamenta si possa cominciare a camminare insieme. Il nostro compito è dare una casa in un’area compiutamente di centrosinistra ad un popolo di centrosinistra che, altrimenti, o non voterà più o potrebbe inseguire le illusioni dei grillini».

Sulla legge elettorale Renzi ora parla di un modello che non consenta inciuci…

«Renzi cambia idea ogni cinque minuti, saremo alla quinta proposta in una settimana. Aspettiamo i testi e su quelli ci confronteremo. Ma una cosa è chiara: faremo una battaglia nazionale contro i capilista bloccati. Su questo terreno sfidiamo Pd e anche M5S. Basta con il Parlamento di nominati, stanno togliendo ai cittadini la possibilità di scegliere i propri eletti e questo non è accettabile».