Intervista a Il Corriere della Sera
di Alessandra Arachi
Arturo Scotto, deputato Pd, ma cosa è successo alla Camera con il suo ordine del giorno?
«Ah, non lo so».
La maggioranza ha votato a favore di un ordine del giorno dove si stigmatizzava il comportamento della ministra Daniela Santanchè, di Fratelli d’Italia. Possibile?
«Così è successo. A me sembra un grandissimo autogol. E tecnicamente è una sfiducia alla ministra».
Però dalla maggioranza di governo qualcuno ha detto che lei ha usato il nome di Santanchè in maniera strumentale e che il suo ordine del giorno è pieno di condizionali.
«Basta leggerlo quell’ordine del giorno per capire. Non soltanto il nome di Daniela Santanchè è esplicitato con chiarezza ma anche quello della società Visibilia di cui Santanchè deteneva il 48,6% quando avvenne la truffa della cassa integrazione per il Covid 19. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato che il totale delle truffe è stato di 2,7 miliardi. I conti sull’ipotetica truffa di Visibilia li sta facendo la Consob, visto che è una società quotata in Borsa».
Possibile che la maggioranza abbia votato un simile ordine del giorno? E perché?
«Secondo me hanno letto soltanto la seconda parte e non la prima dove si parlava di Daniela Santanchè».
E cosa diceva la seconda parte?
«Era un impegno del governo».
Un impegno su cosa?
«A potenziare i controlli, a vigilare sui comportamenti e, soprattutto, a sanzionare chi si è comportato in maniera fraudolenta rispetto alle regole sulla cassa integrazione per il Covid 19. Non dimentichiamo che è stata una brutta pagina».
Ricordiamo allora come sono andate le truffe.
«Le aziende hanno preso i soldi della cassa integrazione e non hanno nemmeno avvisato i dipendenti che erano in cassa integrazione. E quindi gli stessi dipendenti hanno continuato a lavorare».
Ma nell’impegno del governo c’era scritto il nome di Daniela Santanchè?
«Non lì ma era tutto scritto nell’introduzione. Ripeto: basta leggerlo, è pubblico».
E adesso che succede?
«La ministra Santanchè è tecnicamente sfiduciata. E poi, qualora venissero confermate le truffe, lei, anche in base all’impegno per il governo previsto dall’ordine del giorno, dovrà restituire i soldi».