D’Attorre: «Irresponsabile terminare qui la legislatura, ma la responsabilità della rottura è del Pd»

Politica e Primo piano

Intervista a La Stampa

di Alessandro Di Matteo

Alfredo D’Attorre, ci sono margini sui voucher ormai la maggioranza che sostiene Gentiloni non c’è più?

«E’ la scelta irresponsabile del Pd a determinare questa rottura. Non siamo di fronte a un agguato da parte nostra, ma da settimane diciamo che sarebbe inconcepibile reintrodurre ciò che è stato cancellato per impedire il referendum. La nostra contrarietà è netta e se il governo andrà avanti si manifesterà in aula. Gentiloni sa che se va avanti sui voucher non potrà contare su Articolo 1. Mi pare sia pronto un soccorso di destra…».

Ma così si vota a ottobre…

«Mi pare l’obiettivo di Renzi. Questo strappo credo serva a completare un riposizionamento politico e sociale del Pd: vuole dare un altro schiaffo alla Cgil, parlare a un elettorato moderato e di centrodestra e far capire che lui non vuole avere a che fare con una sinistra che si ostina a difendere il lavoro. Il voto in commissione dimostra che ormai gli interlocutori naturali di Renzi sono Berlusconi, Verdini e Salvini, non certo la sinistra».

Marcucci, senatore renziano, dice che siete voi che volete far cadere il governo per evitare una legge elettorale con lo sbarramento al 5% come quella che starebbe maturando…

«Marcucci dovrebbe fare qualche tweet in meno e leggere qualche atto parlamentare in più. Non abbiamo presentato emendamenti per ridurre lo sbarramento. In un sistema alla tedesca per noi lo sbarramento al 5% è assolutamente ragionevole. Naturalmente, sui punti specifici bisognerà discutere, terremo fermo il punto della restituzione ai cittadini della scelta dei parlamentari. Ma non avremo un atteggiamento ostruzionistico».