#ingiroperlItaliaconArticoloUno/16: Torino-Genova

in giro per l'Italia e Primo piano

La mattina, per i problemi riscontrati durante il percorso, dobbiamo portare la macchina dal meccanico. Decidiamo che Dario e Francesco sistemano l’appartamento dove abbiamo passato la notte, Michele porta l’Y10 al controllo.

Il meccanico, dopo aver sollevato la macchina sul ponte, ci comunica che gli ammortizzatori posteriori sono quasi completamente scarichi, per proseguire il viaggio con tranquillità dobbiamo sostituirli: 140 euro, auto pronta per le 16:30. Michele chiama Roberto, il nostro meccanico di fiducia che attualmente si trova in vacanza in Sardegna, gli spiega il problema e la soluzione proposta dal suo collega torinese; Roberto dice che non conviene cambiarli ora, ma direttamente a Roma, l’unica cosa che può aiutare adesso è alleggerire il carico della macchina e andare piano.

Tornati a casa, facciamo un veloce inventario di quello che si può tenere e quello che dobbiamo buttare; decidiamo di lasciare una cassa di acqua, un cartone di volantini, teli inutili e altre cose che ingombravano il piccolo portabagagli. Partiamo in ritardo verso Genova, decidiamo questa volta di prendere l’autostrada, riducendo di molto il tempo di viaggio. Arriviamo a casa di Elio,un compagno giovane di Articolo1, nella periferia di Genova, scarichiamo la macchina e andiamo verso il centro: dobbiamo incontrare una giornalista di La7 per un servizio su di noi. Elio ci fa da guida per il tragitto, spiegandoci un po’ la storia di Genova e la situazione politica di MDP.

Arriviamo su una terrazza vicino al porto e incontriamo Giulia, giornalista precaria. Lei ci fa subito i complimenti per la nostra iniziativa, sembra molto entusiasta di quello che stiamo facendo. Ci dice in che modo dovremo fare l’intervista e le domande. In un quarto d’ora finiamo tutto e andiamo con lei in un bar, dove incontriamo un bel gruppetto di ragazzi dei Giovani Democratici, Giulia vuole registrare lo scambio di battute tra noi e loro, ci fa quindi un paio di domande sullo Ius soli, sulla scissione di febbraio e sulle alleanze; al di là Delle distanze politiche, ci siamo trovati comunque in sintonia, almeno con i ragazzi che facevano riferimento alla minoranza interna, abbiamo fatto tutto sommato un bel dibattito. Ci prendiamo una birra insieme e poi torniamo a casa di Elio, dove dobbiamo incontrare suo padre, Michele, storico esponente della sinistra genovese.

Aspettiamo il compagno Michele per fare una bella ripresa, arriva a casa poco dopo l’ora di cena. Gli spieghiamo in che modo vogliamo fare le riprese e si parte subito. Vogliamo parlare con lui del 1960, data fondamentale per la storia dell’antifascismo, lui all’epoca era solo un ragazzo, però ha partecipato attivamente alle giornate tanto famose. Ci racconta di come scappò dalla polizia che non risparmiò manganellate nemmeno ai ragazzini, ci racconta poi del forte significato politico di quell’evento, e di come quelle giornate lo abbiamo convinto a iscriversi alla FGCI, giovanile del PCI. Mentre raccolta la sua vita si commuove, ripensando all’ansia degli scontri in piazza, all’impegno politico, agli amici, a tutto quello che ha passato facendo politica in un partito che per lui è stato come una famiglia.

Dopo averlo salutato ci prepariamo insieme a Elio una pasta al sugo, alle 11 di sera, e fra farfalline al ragù un po’ scotte e birra di sottomarca finisce la nostra tappa genovese.