Ci siamo svegliati presto per risistemare tutta casa. Purtroppo la nostra Y10 dovrà farsi carico di tutto il nostro equipaggiamento, che ormai comincia a essere sfatto e ingombrante. Partiamo per le 9:30 e arriviamo alle 11:30 ad Ancona. Dario e Francesco scendono prima per conoscere i compagni marchigiani, Michele gira ancora qualche minuto per trovare parcheggio. Incontriamo lungo Corso Garibaldi un bel gruppo di compagni. Parliamo della nostra iniziativa e ci chiedono perché abbiamo voluto intraprendere il nostro viaggio. Noi spieghiamo che semplicemente eravamo stanchi di sentirci dire che siamo un movimento di vecchi attaccati alle poltrone. Con questo viaggio vogliamo fare conoscere i tantissimi militanti anche giovani che sono alla base di Articolo 1 e che portano avanti le proprie lotte e le proprie battaglie. Inoltre, proprio perché i giornali e i media ci ritagliano pochissimi spazi, con questo progetto vogliamo fare crescere la presenza del nostro movimento sui social, dove non possono oscurarci.
Ci accoglie Luca Bonventi, grazie a lui è possibile oggi svolgere l’incontro qui. Parliamo poi con Gianfranco Leonelli, coordinatore provinciale di Articolo1, di lavoro e di giovani. Ci spiega che noi abbiamo diritto al lavoro e che quindi lo stato ha il dovere di crearlo. Le politiche dei bonus a pioggia, ma anche il reddito di cittadinanza del M5S, non fanno altro che togliere risorse a chi lavora tramite la tassazione e darle a chi lavoro non ne ha. Queste soluzioni non risolvono il problema della crisi, ma creano dei cittadini di serie B e alimentano i conflitti sociali con chi lavora. Noi dobbiamo impegnarci a rilanciare l’idea che lo stato abbia il dovere di creare posti di lavoro, il dovere di combattere in prima persona la disoccupazione.
Facciamo un paio di interviste: Dino Cristino, ex giovane Democratico con cui abbiamo parlato di giovani e ricerca e Mauro Gregorini, ex-capogruppo del PD nel consiglio comunale di Senigallia, con cui parliamo del perché ha lasciato il Partito Democratico. Prima di ripartire mangiamo dei buonissimi spaghetti con ragù marchigiano, forse è il caso di metterci a dieta quando torniamo a Roma…
Riprendiamo la macchina, dobbiamo fare una tappa intermedia per poi arrivare domani a Bologna e a Reggio. Vogliamo portare la Y10 anche all’estero, quindi puntiamo ad arrivare in cima a San Marino. Verso le 17:30 finalmente ci arriviamo, la temperatura del radiatore è altissima, decidiamo quindi di fermarci per farla riposare un po’. Nel frattempo facciamo un bel giro per il castello. Troviamo un ritrattista di strada, purtroppo Dario e Francesco non resistono e gli chiedono una caricatura di noi tre. Il risultato è il seguente:
Riprendiamo la macchina e arriviamo in un campeggio a Rimini. Ci facciamo anche un bagno al mare e poi ci cuciniamo una pasta molto spartana sul nostro fornelletto a gas; come suggerisce l’immagine, è stata una cena lacrime e sangue…
