Geloni: con qualsiasi governo il Truce si sgonfia. (Anzi ha già cominciato)

Politica e Primo piano

Pubblicato su Il Foglio

di Chiara Geloni

Ci sono momenti in cui mi sembra già che Matteo Salvini sia un ex ministro. Un leone in gabbia in giro per le spiagge – sulle quali da qualche giorno, avrete notato, i media cominciano a raccontare di qualche contestazione – col suo tour del livore e della blasfemia, a rivendicare la sua impotente sfida (già persa) all’Europa e a più di mezza Italia, quella che non lo vota. Un ex ministro senza navi da bloccare, senza divise da sfoggiare, senza moto d’acqua della polizia da far cavalcare. In quei momenti, anche se fa ancora caldo, respiro meglio.

Ogni giorno, settimana, mese che passa così è una medicina per l’Italia: senza la poltrona, senza alleati a cui dare la colpa di tutto, il Truce si sgonfia. Strepiterà, minaccerà, twitterà, si farà i selfie con i fan – va bene. Non sarà difficilissimo rispondergli ma che vuole questo? Non ha combinato niente. In Europa manco gli rispondono al telefono. In Italia ha fatto tanto lo smargiasso e non ha nemmeno ottenuto le elezioni. Ha fatto l’errore della sua vita, ciao.

Un altro governo, con qualunque formula (viva Mattarella), mi va bene. Mi va bene nonostante Renzi – chi se ne importa di Renzi. Vuole tempo per farsi il partitino? Lo faccia: la sua intervista di domenica è già – tecnicamente – una scissione. L’unità di un partito, caro segretario Zingaretti, è una bella cosa, ma è un mezzo, non può essere un fine. E come sai bene tu – che hai convocato una costituente per novembre – il centrosinistra non è in condizione di fermare Salvini alle urne adesso. Cominciare ad abbattere il muro di alterigia costruito dai professionisti dei popcorn potrà farci solo bene.