Errani: il tentativo di far nascere un nuovo governo va fatto

Politica e Primo piano

Pubblicato su Huffington Post

di Vasco Errani

Quella di ieri al Senato è stata una giornata importante perché con un voto chiaro e netto ha detto no all’arroganza e alle forzature della Lega. Oltre a ciò si è anche dimostrato che Salvini non è affatto infallibile.

Al contrario, la sua proposta di anticipare la riduzione del numero dei parlamentari per andare subito al voto si è dimostrata per quello che era: un bluff, un disperato tentativo compiuto ipotizzando, ancora una volta, forzature istituzionali insostenibili, il tutto per distogliere l’attenzione da ciò che stava succedendo cioè che è arrivato un colpo vero alla sua spericolata strategia.

Il Senato, con una maggioranza netta, ha esercitato le proprie prerogative opponendosi all’arroganza di chi voleva piegare le istituzioni e il Paese al proprio tornaconto, personale e di partito. C’è infatti in Italia una destra che nei fatti ha nelle sue caratteristiche, come dimostrano gli avvenimenti di questi mesi come per esempio il decreto sicurezza, la messa in discussione degli assetti costituzionali e della tenuta del sistema istituzionale.

Una destra che non si preoccupa minimamente della situazione di crisi in cui versa il Paese: non si preoccupa della stagnazione, dell’aumento dell’IVA, delle innumerevoli crisi aziendali, dei lavoratori, della questione salariale, dell’ambiente, di un welfare e una sanità sempre più in difficoltà.

È una destra che punta solo su paura e insicurezza per accumulare consenso e potere, una destra a cui non interessa risolvere i problemi. Questo è il punto. Dunque bisogna verificare se vi siano le condizioni per aprire una fase nuova e importante. Occorre vedere se è possibile dare vita ad un governo che metta al centro dell’agenda politica il lavoro, gli investimenti, la transizione ecologica dell’economia, un green new deal per la messa in sicurezza del territorio, il welfare, i diritti e soprattutto la lotta contro le diseguaglianze sociali.

Un governo politico che si occupi delle vere emergenze, che abbia un respiro ampio, di legislatura, e che sia utile al Paese. Un governo che concentri la sua azione nel rilancio dell’economia e nel contrasto alla crescita zero. Si tratta ovviamente di una scelta molto impegnativa che richiede il coraggio della discontinuità.

È possibile? È da verificare. È difficile? Molto di più, ma è un percorso comunque da esplorare mettendo in campo tutta la generosità e la disponibilità delle forze in campo. Altro che accordicchio, altro che governo di qualche mese. Questo tentativo va fatto per il bene del Paese e per aiutarlo a uscire dalla situazione di crisi sociale, economica e politica in cui oggi si trova. Una crisi aggravata ancora di più dalle mosse spericolate e avventuriste della Lega e del ministro dell’interno.