Errani: con Schlein e altri coraggiosi per una nuova sinistra

Politica e Primo piano

Intervista a Repubblica Bologna

di Eleonora Capelli

“In questa fase è importantissima una ridefinizione complessiva della sinistra e dei progressisti, diversamente sarà campo libero per la destra, una risposta sbagliata e pericolosa per il paese. Però bisogna muoversi. Quello che ha enunciato Elly Schlein è un progetto cui stiamo lavorando da tempo, nasce dall’esperienza di Coraggiosa in Emilia-Romagna”. L’ex presidente della Regione Vasco Errani, oggi in senato con LeU, rilancia l’operazione “pirata” per rilanciare la sinistra. Un orizzonte di cui l’Emilia-Romagna e Bologna sono laboratorio naturale.

Vasco Errani, siamo alla vigilia della nascita di un nuovo partito?

Questa operazione non vuole essere un partito, ma un confronto per costruire un’idea di paese. Partiamo da un dato oggettivo: oggi il campo del centrosinistra è inadeguato. Bisogna costruire una rete con persone, associazioni ed esperienze collocate in punti diversi, ma in grado di promuovere una politica rinnovata di sinistra ed ecologista. Partiamo dalle cose che vogliamo fare.

Qual è il prossimo passo?

Dobbiamo rivolgere un appello forte, corale, per raccogliere tanti contributi e costruire insieme un’idea di paese. Ma questa idea parte dall’esperienza stessa di “Coraggiosa”, la formazione che si è presentata alle ultime regionali (con cui è stata eletta la stessa Schlein, ndr). Non era un partitino e neanche una lista elettorale. Era l’idea di partire da grandi temi, come ad esempio l’ecologia e poi lavorare per rinnovare la cultura politica. Ha funzionato, è stato un cambio di passo, precisamente quello che serve anche adesso.

Questo appello per rifondare il campo progressista a chi si rivolge?

Si rivolge a chi si trova nel Pd, in LeU, in Coraggiosa e nel Movimento 5 Stelle e ha l’ambizione di costruire oggi una risposta, un’idea nuova di coalizione e di campo.

Cosa pensa della fase che sta attraversando il Pd in questo momento? Lei è stato un esponente di primo piano del partito e anche Schlein è stata eletta con i dem. 

Io sono molto rispettoso della discussione che sta avvenendo, ci sono state dichiarazioni sbagliate e gravi come quella di Rocco Casalino (il portavoce di Giuseppe Conte ha parlato di “cancri da estirpare” a proposito di alcuni esponenti dem, ndr). Il problema adesso ci riguarda tutti. Tutti quelli che sono in quel campo e vogliono, debbono, fare un salto di qualità.

Non le sembra un discorso un po’ astratto?

Nient’affatto, al contrario dobbiamo proprio parlare di cose concrete. Parliamo di lavoro: davvero oggi dobbiamo essere governati da algoritmi? Parliamo di ambiente, di diritti. L’alleanza in questo campo comprende il Pd, LeU, il Movimento 5 Stelle, ma la discussione deve essere aperta.

Non si tratta di provenienze profondamente diverse? Lei da presidente della Regione vide nascere la candidatura d’opposizione del Movimento 5 Stelle… 

C’è bisogno di guardare avanti, non indietro. Troppo spesso, da questa parte del campo, abbiamo la testa rivolta all’indietro. Dobbiamo andare avanti, insieme, altrimenti è via libera alla destra.