Intervista a Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino
di Paolo Rosato
“Quella di Grillo è una battuta. Non delle più felici, ma è una battuta. Piuttosto, Giuseppe Conte vada nelle piazze organizzate da Elly Schlein”. Massimo Bugani, fondatore dell’M5S a Bologna, ex membro di Rousseau, ex capo della segreteria di Virginia Raggi a Roma e oggi assessore per il Pd sotto le Due Torri, dopo aver sostenuto Elly Schlein al congresso tra le fila di Articolo Uno, dà la sua lettura sul maremoto causato dalla frase “Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna” pronunciata dal fondatore del Movimento. E lo fa con un consiglio preciso a Conte, che da Bugani prendeva consigli a Palazzo Chigi non troppo tempo fa.
Grillo l’ha sorpresa?
“Si parla da giorni di una battuta. Io mi soffermerei di più invece sul suo ragionamento riguardante l’intelligenza artificiale e l’innovazione. Io ad esempio sono fra coloro che non credono che non ci sarà più lavoro, semplicemente nasceranno tantissimi lavori nuovi e il cambiamento sarà il più veloce di sempre”.
Ma restiamo sul punto: Grillo spara la bomba per colpire il possibile e faticoso asse Pd-Cinque Stelle?
“Non credo proprio che avesse questo obiettivo. E vorrei ricordare a tutti che 10 anni fa dicendo no a Bersani, si è dato vita a Renzi e a Salvini. Consiglierei di non ripetere lo stesso errore”.
Elly Schlein avrebbe dovuto subito dissociarsi?
“Elly era in quella piazza per tendere una mano, per aprire con generosità a un dialogo che spesso è inspiegabilmente boicottato da più parti”.
E invece che atteggiamento dovrebbe avere Conte?
“Dovrebbe stringere la mano di Elly con forza e senza fraintendimenti. Prepararsi ad andare in una piazza organizzata dal Pd su altre tematiche comuni (e sono tante) con la stessa umanità, umiltà e generosità con cui si è mossa lei. I punti comuni sono molti di più dei punti divisivi”.
Quali sono le tematiche che renderebbero l’alleanza Pd-Cinque Stelle credibile?
“Le battaglie contro la mafia e la corruzione, per tutelare l’ambiente e velocizzare la transizione ecologica, per guidare l’innovazione tecnologica senza esserne travolti. Battaglie per i diritti sociali, ma anche per i diritti sul lavoro e la parità di genere, per avere una tassazione equa e proporzionale, per difendere la sanità e la scuola pubblica, per consentire ai cittadini di partecipare alla vita politica con piattaforme di partecipazione. E ovviamente per il salario minimo e per il reddito di cittadinanza”.
Su Schlein intanto è partito l’attacco dell’ala riformista del Pd, le si chiede un cambio di linea. Cosa ne pensa?
“Io penso che la sindrome da perfezione stia lacerando tutto il centrosinistra. E che la ricerca costante della supremazia interna fra i partiti di opposizione possa consentire alla Meloni di avanzare indisturbata sulle macerie. Abbiamo bisogno di persone generose, capaci di tessere una tela, smettendo di inseguire chi invece fomenta la cultura dello strappo con l’unico fine di vendere un libro in più”.