Rossi: un bene se Boldrini sarà con noi, con Pisapia passi avanti importanti

Politica e Primo piano

Intervista al Corriere della Sera

di Monica Guerzoni

Enrico Rossi

Laura Boldrini invoca discontinuità rispetto alle politiche di Renzi ed Enrico Rossi, presidente di Mdp, accoglie a braccia aperte la presidente della Camera: «Mi pare importante per la sua storia personale e politica e per la sensibilità che su tanti temi ha dimostrato, attirandosi a volte strali violenti dai grillini e dalla destra».

Boldrini si candiderà se ci saranno le condizioni: Pisapia riuscirà ad aggregare il centrosinistra?

«Pisapia in piazza con Bersani è stato riconosciuto come il nostro leader. E avere indetto l’assemblea nazionale di ottobre è un passaggio importante».

Chiedere discontinuità non è un aiuto a Grillo e Salvini?

«Noi non siamo nemici del Pd, ma certo non siamo d’accordo su quello che dice Padoan sulla fiat tax. I problemi dell’occupazione non si risolvono con nuovi incentivi generalizzati alle imprese, ma con la tassazione progressiva, come è scritta in Costituzione».

Tra Speranza e Pisapia è scoppiata la pace, o si litiga ancora sul presunto renzismo dell’ex sindaco?

«Discutere non fa male. Pisapia ha ribadito il carattere alternativo del progetto al Pd, ma ora non possiamo perdere altro tempo. Dare l’idea che un ceto politico si mette insieme a ridosso delle elezioni per salvare se stesso sarebbe tragico».

Non teme che Renzi riesca a convincere Pisapia e magari Boldrini a entrare in lista con il Pd?

«Un listone non funziona, tutta l’area del centrosinistra sarebbe intorno al 29%. Invece con il Pd e una forza a sinistra del Pd, il centrosinistra avrebbe un risultato molto più forte».

Il veto di Pisapia su D’Alema e Bersani è caduto?

«I candidati non li scelgono né Rossi né Pisapia, ma i nostri elettori con le primarie».

E le tessere? Voi continuate a farle, mentre per Pisapia sono un tabù…

«Discussione surreale. Il fatto che qualcuno si organizzi può essere un pericolo? Se Campo progressista è sul territorio io sono contento. Si rispetti il lavoro che stiamo facendo, perché non minacciamo nessuno».

Orlando lascerà il Pd?

«Ho rispetto per Orlando, Cuperlo e compagnia. Ma decidano se rimanere con Renzi in contraddizione oppure venire con noi e Pisapia, visto che condividono il programma».