Una grande assemblea popolare. La lettera di Speranza, Civati e Fratoianni

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La lettera aperta con cui Roberto Speranza, Pippo Civati e Nicola Fratoianni convocano l’Assemblea del 3 dicembre per far partire la costruzione di una nuova proposta politica

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Rossi: tra noi e il Pd non è questione di nomi, rinneghino prima il Jobs act

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Federica Fantozzi, Il Mattino

Il Pd discuta e si presenti con un programma economico e sociale diverso da quello perseguito finora. Non ne facciamo una questione di nomi, anche se difficilmente Renzi potrà essere l’alfiere di una svolta. L’importante è che sia un cambio di rotta profondo e non un grido di “al lupo” contro il centrodestra e i populismi. Essi non vincono da oggi, vincevano già ieri: chi non se ne è accorto ha commesso un errore madornale

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Gotor: Renzi da Floris in modalità Fonzie, recita sempre lo stesso copione

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Francesca Schianchi, La Stampa

Quando è così mi diverte. Gli si chiede un’autocritica e non riesce a farla. Ma ci sono altre due cose che mi hanno colpito: non si rende conto che ormai può avere stancato e cerca di inseguire il Movimento 5 Stelle sul terreno dell’anticasta: un errore politico di fondo, dopo aver governato tre anni. Ma ha ragione a dire che non si può descrivere la politica come una vicenda di risentimenti personali.

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Cambiamo l’Italia. Verso il 19 novembre. I materiali e le date delle assemblee provinciali

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In questo post la proposta programmatica, la locandina per l’Assemblea nazionale del 19 novembre (Roma, ore 10, via Alibert 5) e per quelle provinciali, tutte le tappe del percorso verso le elezioni politiche

Chiara Geloni

Giornalista mai neutrale, per passione e per scelta. Onestà verso il lettore è dichiarare il proprio punto di vista. Dirige questo sito. Apuana.

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D’Attorre: le aperture di Renzi? Sono solo giochini. Ascolti il paese

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Daniela Preziosi, Il manifesto

Allo stato i suoi sono solo giochini tattici. Nella realtà va avanti con la stessa arroganza e non consapevolezza della situazione. Nella storia degli ultimi trent’anni non c’è nessun leader che sia sopravvissuto a una sequenza di sconfitte come la sua. Dobbiamo costruire una proposta politica autonoma e non autoreferenziale.

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Gotor: per Matteo un altro 4 dicembre, molto difficile allearci ora

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Alessandra Arachi, Il Corriere della Sera

In Sicilia una sconfitta secca del Pd di Renzi. La coalizione con Alfano non funziona. Con noi differenze sostanziali maturate in questi anni, per un’alleanza col Pd servirebbe una svolta radicale nei contenuti. Che non vedo.

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Rossi: continua il declino Pd, alle politiche se la giocheranno destra e grillini

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Andrea Carugati, La Stampa

Il Pd non ha fatto autocritica e il risultato della Sicilia conferma il suo declino. Anche in una regione storicamente difficile esiste una base elettorale per una forza di sinistra in grado di avvicinarsi alla doppia cifra.

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Bersani: non credo a ribaltoni nel Pd, e comunque devono cambiare le politiche

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Giovanna Casadio, la Repubblica

Renzi non cambierà neanche se perde. Ma il nostro problema non è lui, è correggere le politiche sbagliate di questi anni. Non siamo interessati a manovre di palazzo, chiediamo al Pd di cambiare strada. Se no gli elettori che si sono nascosti nel bosco ne escono, ma col bastone in mano. Grasso? Nella sinistra che vogliamo ci starebbe da dio…

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Paolucci: difendo Bassolino dall’ipocrisia del Pd, con De Magistris dialoghiamo

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Simona Brandolini, Il Corriere del Mezzogiorno

Antonio è un amico e un maestro. Gli stessi che lo hanno combattuto con ogni mezzo ora si dichiarano amareggiati: è il trionfo dell’ipocrisia. Renzi e il gruppo dirigente sono stati totalmente sordi alle sue osservazioni. Altro che lanciafiamme: zero autocritica, zero correzioni. Renzi si è arreso ai capicorrente. Non esistono le condizioni minime per una battaglia nel Pd.

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