Antonio Panzeri con Maria Arena, l’Huffington Post
La lotta alla pandemia non può essere utilizzata come purtroppo sta accadendo in più parti del mondo, come pretesto per un attacco globale ai diritti umani e alla democrazia nel mondo. Mentre si sta facendo il possibile per fermare il contagio e si comincia a pensare come uscirne sul piano sociale ed economico, è necessario valutare anche i rischi democratici e per i diritti umani ovunque. È indispensabile prendersi cura “adesso” anche della democrazia e dei diritti, perché “dopo” vi è un concreto rischio di regressione e senza di essi il nostro futuro sarà solo più buio. In questo contesto l’Europa non può derogare dal suo ruolo guida nella tutela dei diritti umani, e bene hanno fatto quindi, lo scorso mercoledì 25 marzo, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Commissione europea a presentare una proposta congiunta al Consiglio europeo per adottare una decisione “sul Piano UE sui diritti umani e la democrazia 2020-2024”, che include tra l’altro il rafforzamento della leadership dell’UE nella promozione e protezione dei diritti umani e della democrazia nel mondo, e l’individuazione delle priorità d’azione, massimizzando il ruolo dell’Unione sulla scena mondiale espandendo la “cassetta degli attrezzi per i diritti umani”.