#LavorareSicuri: la pdl a prima firma Roberto Speranza sulla Sicurezza sul lavoro

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Dai dati forniti dall’ “Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro” sono stati 580 gli infortuni mortali dall’inizio dell’anno sui luoghi di lavoro, oltre 1100 con i morti sulle strade e in itinere. Tale numero impressionante impone un intervento urgente in materia di sicurezza sul lavoro, orientato su modalità di Prevenzione Operativa, che parta dalla conoscenza di quali siano le cause di quella che ormai è un’emergenza per il Paese.

Dagli ultimi dati da parte dell’Inail risulta l’aumento delle morti sul lavoro nei primi 8 mesi dell’anno. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail tra gennaio e agosto sono state 713, 31 in più rispetto alle 682 dell’analogo periodo del 2017 (+4,5%).

Molti degli episodi di questi mesi, tra cui quello accaduto lo scorso 17 maggio ad Angelo Fuggiano, dipendente della società Ferplast appaltatore dell’ILVA di Taranto, interessano dipendenti di società appaltatrici o subappaltatrici. Evidentemente la frammentazione delle tutele, la precarizzazione dei rapporti di lavoro e l’instabilità di molte tipologie di lavoro aggravano le condizioni di sicurezza dei lavoratori.

Modifiche sostanziali della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono avvenute con i decreti legislativi 149/2015 e 151/2015 (attuativi della legge delega in materia di lavoro n. 183/2014, cd. Jobs act). Sotto altri aspetti, il decreto legislativo n. 149/2015, al fine di razionalizzare e semplificare l’attività di vigilanza, ha istituito l’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro (denominata Ispettorato nazionale del lavoro).

La proposta di legge si compone di 5 articoli volti a rafforzare l’attuazione delle norme esistenti.

Nello specifico:

L’articolo 1, intervenendo sull’articolo 8 decreto legislativo 81/2008, relativo al SINP-Sistema Informativo Nazionale Prevenzione, prevede una relazione al Parlamento, ogni sei mesi, da parte del Ministro del Lavoro, sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dal Sistema informativo da parte del Ministro del lavoro.

L’articolo 2, modificando il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149 e l’articolo 3, modificando il decreto legislativo 23 aprile, n. 124, intendono distinguere le funzioni di controllo e l’efficacia degli interventi, che attengono all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, da quelle di consulenza e prevenzione, che attengono all’INAIL.

L’articolo 4, in materia di sconto tariffario per prevenzione, denominato “Oscillazione del tasso per prevenzione” (OT24), prevede una riduzione mirata del tasso di premio applicabile all’azienda, determinando un risparmio sul premio dovuto all’INAIL. La riduzione di tasso è riconosciuta in misura proporzionale, in relazione alla dimensione dell’azienda e più in particolare al numero di lavoratori/anno del periodo, secondo i criteri stabiliti dal decreto ministeriale 3 dicembre 2010, che ha riscritto il testo dell’articolo 24 del decreto ministeriale del 12 dicembre 2000, poi sostituito dall’art. 1 del D.M. 3 marzo 2015, n. 201.

L’articolo 5 prevede un piano di assunzione per aumentare gli ispettori del lavoro che appaiono oggi in numero assolutamente insufficiente a coprire l’intero territorio nazionale e che, con compiti più concentrati, potrebbero agire più estesamente per controlli e sanzioni.

In sintesi:

 

OBIETTIVI: rafforzare l’attuazione delle norme chiarendo e valorizzando le competenze in materia di sicurezza sul lavoro; mettere in campo azioni di prevenzione operativa; garantire lavoro sicuro.

 

STRUMENTI:

 

  • distinguere con nettezza i ruoli delle istituzioni pubbliche in campo evitando sovrapposizioni e conflitti di interesse, separando chi fa prevenzione e consulenza da chi esercita vigilanza e controllo.

 

  • prevedere incentivi mirati a micro, piccole e medie imprese che investano ancor più adeguatamente in sicurezza con implementazioni organizzative e produttive che migliorino le condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, secondo indirizzi tecnici pubblici (prevenzione operativa). Tema volto a trarre effettivi positivi dall’uso delle tecnologie e dall’industria 4.0.

 

  • dare sostegno a distretti produttivi e territoriali. La prevenzione deve essere garantita con standard omogenei-nazionali ma tarata sui territori e sulle realtà lavorative.

 

  • la precarizzazione del lavoro ha avuto effetti anche sulla sicurezza dei lavoratori. I neoassunti e i lavoratori precari hanno difficoltà a chiedere e pretendere formazione in un contratto di lavoro non stabile. Bisogna agevolare il contratto di lavoro a tempo indeterminato e quello stabile ai sensi dell’18 statuto dei lavoratori, abbinandoli ad una maggiore retribuzione netta del lavoratore senza aumento dei costi contributivi per il datore di lavoro.

 

  • rafforzare l’organico dell’Ispettorato nazionale del lavoro per migliorare controlli e sanzioni per la violazione delle norme sul lavoro comprese quelle sulla sicurezza.

 

 

IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE (PDF)

pdl sicurezza speranza-3

 

IL VOLANTINO