Simoni: la Bossi-Fini è deleteria, adesso va abolita

Politica e Primo piano

Intervista ad Avvenire

di Roberta D’Angelo

Ci sta un punto di partenza inderogabile per ripensare la politica sui migranti: «Abolire la Bossi-Fini, che di fatto ha reso l’immigrazione regolare impossibile creando masse di “fuorilegge”, colpevoli solo di spostarsi da un Paese all’altro». Elisa Simoni, Leu, illustra le proposte del partito di Grasso e promuove la campagna della Cei: «Parte daun’idea giusta: favorire la possibilità dei migranti di rimanere nel loro Paese, dotandoli di strumenti di crescita; fare in modo che chi è costretto a partire non patisca un’odissea di violenza; e, infine, facilitare l’integrazione.

Le vostre proposte sono simili?

Le nostre proposte non sono diverse. La realtà pura e semplice è che fermare l’immigrazione è impossibile e, alla lunga, dannoso per la nostra economia. Quindi, governarla, favorire l’integrazione e creare comunità di origine straniera ben radicate nella nostra democrazia è essenziale per un’Italia moderna e plurale.

Quindi la Bossi-Fini ha fallito?

È una legge deleteria. Noi dobbiamo costruire un sistema di immigrazione in cui un migrante debba pagare poche centinaia di euro per un biglietto alle compagnie aeree e non migliaia di euro alle mafie di tutto il mondo; un sistema in cui i migranti siano visibili e legali, che ci aiuti a cancellare per sempre la vergogna delle tragedie in mare e della schiavitù nel nostro Paese, frutto entrambe dell’illegalità e dell’invisibilità. I rifugiati, chi scappa da una guerra, è invece in mano alla criminalità.

I corridoi umanitari sono la soluzione?

Certo. È necessario creare dei corridoi umanitari veri e convincere l’Europa a riconoscere l’impatto di queste migrazioni sui Paesi di confine dell’Unione. Chiederemo che venga rivisto il sistema di asilo che ora obbliga a chiedere lo status di rifugiato nel primo Paese di accoglienza. E, insieme, vogliamo fare tesoro e stabilizzare il modello decentrato di accoglienza del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Solo in futuro sapremo valutare quanto sia stato importante questo modello di accoglienza e integrazione.

La prossima settimana il Parlamento voterà la missione in Niger. Leu come si schiera?

È sbagliato, tatticamente e in linea di principio, confondere la lotta ai gruppi terroristici attivi nel Sahel con la lotta contro il traffico di esseri umani. Si rischia di far passare come attività anti-terrorismo quello che è un tentativo di bloccare i flussi verso la Libia.