Laforgia: “Su Alitalia troppi annunci e troppi errori, ora rispetto per i lavoratori”

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“Troppi errori di politica industriale fatti in passato e una troppo entusiastica ‘annuncite’ degli ultimi governi. Adesso qualcuno deve pur porre rimedio, a qualsiasi costo. Alitalia è ormai il simbolo di un declino a cui però è doveroso non rassegnarsi.” Questo il commento del presidente dei deputati di Articolo 1 Francesco Laforgia alle notizie sulla vittoria del No nel referendum tra i lavoratori di Alitalia e la rinuncia del Cda alla ricapitalizzazione. “Se i lavoratori – prosegue Laforgia – rischiando di perdere tutto, lavoro compreso, dicono democraticamente di ‘no’ ad un accordo, bisognerebbe stare ad ascoltarli ed avere rispetto per loro. Un paese civile e un Governo serio, davanti a questo fa scattare l’allarme e si assume le sue responsabilità”.

In seguito alla bocciatura dell’accordo il Cda di Alitalia ieri ha dichiarato impossibile la ricapitalizzazione e si è riconvocato il prossimo 27 aprile per avviare le procedure del commissariamento. Secondo la leader della Cgil Susanna Camusso adesso occorre riaprire la discussione sul piano industriale sfiduciato dalla consultazione tra i lavoratori: “Bisogna ripartire da un piano industriale credibile, sostenuto anche dalle banche e dal governo, con l’ingresso di Cdp”, spiega Camusso. “Mettere Alitalia in amministrazione straordinaria e, poi, in liquidazione, significherebbe perdere “un patrimonio industriale che, invece, dobbiamo mantenere ma serve un piano industriale differente”. Una fonte della Commissione europea ha giudicato “non improbabile” il ricorso ad aiuti di stato per la compagnia. L’azienda ha espresso “rammarico e sconcerto” per l’esito della consultazione, garantendo che cercherà di ridurre al minimo “i costi per cittadini e viaggiatori”. “Programma e operatività dei voli non subiranno al momento modifiche”, dice una nota di Alitalia.