Con le bandiere e con Pisapia, il primo 25 aprile di Articolo 1 a Milano: “Era giusto essere qui”

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Con Giuliano Pisapia, dietro lo striscione con la scritta “A conquistare la nuova primavera di libertà, accoglienza, progresso”, con le bandiere del Movimento per la prima volta in piazza, tutto il gruppo dirigente di Articolo 1 ha partecipato alla grande manifestazione dell’Anpi a Milano. Un clima di festa, nessuna concessione alle polemiche e lo spirito di chi vuole contribuire a tenere unite le forze democratiche e antifasciste e tutto il popolo italiano. In sintonia con l’auspicio dell’Anpi, che da Roma in mattinata aveva auspicato che le celebrazioni del 25 aprile potessero svolgersi nella giusta atmosfera di festa. “Questo è un 25 aprile gioioso – ha dichiarato l’ex sindaco di Milano – vedo tante persone che forse in questo periodo si sono trattate con freddezza che si abbracciano. Questa manifestazione è molto unitaria e questo mi dà speranza per il futuro”.

“Le contestazioni alla Brigata ebraica sono sbagliate – ha detto Roberto Speranza – Questa è una festa di tutta la comunità nazionale. La comunità ebraica ha svolto una funzione storica importante, sostenere quel ricordo è giusto. Così come è legittimo – ha aggiunto Speranza – criticare le politiche del governo israeliano, ma penso che siano un errore gli insulti alla comunità ebraica”. Anche Bersani ha criticato la decisione del Pd di non partecipare al corteo romano dell’Anpi, ma aggiunto di ritenere “aberrante che si contesti la brigata ebraica. Alla festa del 25 aprile – ha proseguito – devono partecipare tutti coloro che credono non solo alla libertà ma alla liberazione, cioè alla battaglia per essere sempre più liberi”. Per Massimo D’Alema “era giusto essere qui” perché occorre “ricostruire la sinistra a partire dalla Costituzione, dall’articolo 1 che si riferisce alla democrazia, al popolo e alla sovranità popolare e dall’articolo 3 che contiene l’uguaglianza”. Molti abbracci e foto con le bandiere anche per Enrico Rossi, Arturo Scotto, Francesco Laforgia e gli altri parlamentari di Articolo 1 che si erano dati appuntamento nel corteo.
A Roma Articolo 1 ha partecipato sia alla manifestazione della Brigata ebraica sia a quella dell’Anpi, conclusa come sempre a Porta San Paolo. Le donne di Articolo 1 hanno portato dieci rose rosse sul luogo dove dieci donne furono uccise dai nazifascisti il 7 aprile del ’44, sotto il Ponte di ferro sulla via Ostiense. E una rosa rossa, prima dell’inizio delle manifestazioni, era stata deposta sulla tomba del partigiano Alfredo Reichlin al cimitero del Verano. Un ricordo e un grazie a lui e a coloro che ci hanno donato l’eredità di questo giorno e di questa festa.