Geloni: Schlein, fuori dai giochi e per questo credibile. L’ultima chance del Pd

Politica e Primo piano

Pubblicato su Il Foglio

di Chiara Geloni

Un caso? Non credo. Prima o poi doveva capitare che, con quel meccanismo da matti che il Pd si è dato per fare i congressi, le primarie smentissero gli iscritti, e infatti è capitato. Ma si poteva prevedere, e infatti qualcuno lo aveva previsto. Tipo Dario Franceschini. Quanto ci piacciono le battute sul leggendario opportunismo di Franceschini, il democristiano legato al potere e alle correnti, e “se-vuoi-sapere-chi-vince-guarda-dove-sta-Franceschini”, ahaha. E però, se è successo esattamente quello che Franceschini diceva da mesi, e all’inizio praticamente da solo, e spaccando a metà la sua, di corrente (complimenti, Fassino!), forse oltre che di opportunismo (c’è) dovremmo cominciare a parlare di intelligenza. E di coraggio.

E poi Enrico Letta. Quante ne ha sbagliate, Letta. E però a dire il 26 settembre “fase costituente” ci aveva azzeccato, anche se poi non gli è del tutto riuscito. Quante ironie su un congresso lunghissimo (e nessuno naturalmente che si sia ricordato che i congressi del Pd durano sei mesi anche senza costituente, per questo sono stati eletti gli Epifani e i Martina). Quante battutone negli editoriali. Quante interviste indignate degli ayatollah del piddismo delle origini, e senza che nessuno scoppiasse a ridere: “Vogliono riportarci al 1921!”, ma certo professore.

La verità è che la vittoria di Elly Schlein, da senza tessera a segretaria, estranea alla retorica passivo aggressiva del partitone nobile decaduto, fuori dai giochi e per questo credibile, è l’ultima possibilità che gli elettori danno al Pd. Può essere troppo tardi, può darsi che fallisca. Ma chi le ha aperto le porte del Pd aveva capito una cosa: di continuità il partito sarebbe lentamente morto. Le primarie, nate per legittimare l’impostazione plebiscitaria e presidenzialista delle origini, sono così, con un meraviglioso paradosso, diventate un gigantesco “entrate e cambiateci”. Il Pd che esiste non basta più, hanno detto gli elettori. Il Pd che pensate di dover rappresentare non è quello che avete in mente, hanno spiegato. Noi siamo questi, siamo qui appena fuori dalla vostra porta, hanno gridato presentandosi al gazebo gli stessi che magari due settimane fa non avevano votato alle regionali. Guardateci.

Il bello comincia ora.