Guerra: peso fiscale, discutibili i vantaggi per i redditi alti

Politica e Primo piano

Intervista a Il Corriere della Sera

di Claudia Voltattorni

«Solidarietà non è una brutta parola». Però il Consiglio dei ministri si è spaccato proprio sul contributo di solidarietà, che poi è saltato.

Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’Economia, è delusa?

«Non era un contributo, si trattava di rimandare un taglio di imposte dì un paio di anni sui redditi alti. È importante distribuire meglio il peso fiscale e che tutti paghino le tasse in base ai rispettivi redditi, invece tanti ancora non pagano, ogni anno vengono evasi tra contributi e imposte più di 100 miliardi di euro».

Perché il Cdm si è spaccato?

«Forse qualcuno ha paura che si possa pensare che per qualche fascia di reddito vengano alzate le tasse».

È così?

«No. Con le imposte a scaglioni, se riduciamo le prime aliquote se ne avvantaggiano tutti, anche i redditi dai 75 mila euro che risparmieranno fino a 270 euro, senza averne bisogno».

Perché molti criticano la riforma fiscale?

«È una riforma complessa con impatti distributivi discutibili. Si cerca di sistemare alcune anomalie come il riassorbirmento del bonus 100 euro, e di ridistribuire su tutti un po’ di riduzione fiscale ma, a mio avviso, non in maniera equilibrata. Però l’ampliamento della no tax area aiuterà i pensionati: a parità di reddito pagano più di tutti».

Cambierebbe qualcosa?

«Sono contrarissima alla riduzione degli scaglioni perché una riforma di questo tipo avvantaggia soprattutto i redditi alti, mentre con più scaglioni la progressività si può modulare meglio. Credo che l’equità delle imposte sia un punto fondamentale».

È giusto tagliare le tasse?

«È giusto ricordare che tagliare le imposte significa tagliare le spese e quindi i servizi: c’è bisogno di una spesa per il bene comune che sia sostenuta da tutti i contribuenti in base al proprio reddito».

E chi non paga perché non può?

«Questa è la motivazione di alcune forze politiche che giustificano l’evasione fiscale, ma così di fatto si legittimano tutti gli evasori senza distinzioni a scapito di chi le tasse le paga tutte, specialmente pensionati e lavoratori dipendenti».