Speranza: ora nuova fase a sinistra. Non temiamo il cinque per cento, vogliamo il dieci

Politica e Primo piano

Intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno
Di Michele Cozzi

Roberto Speranza, lucano, leader di Articolo 1 – Mdp (Movimento Democratici e progressisti) oggi è a Bari per presentare il nuovo partito: legge elettorale in dirittura d’arrivo. Il suo movimento è pronto a sostenere l’accordo?
«Abbiamo fatto proposte che vanno nella direzione del maggioritario per aumentare il livello coalizionale. In tal senso abbiamo presentato emendamenti. Da domani (oggi, ndr) si vota. Ma siamo dinanzi ad un accordo tra Renzi e Berlusconi per il sistema tedesco, che cercheremo di migliorare».

In quale direzione?
«Occorre eliminare i listini bloccati che Pd, Forza Italia e M5S sembrano gradire. A tal fine abbiamo iniziato una raccolta di firme per eliminare i nominati e per evitare che questi rispondano ai loro capi e non ai cittadini. Noi proponiamo le preferenze affinché i cittadini possano scegliere il loro parlamentare».

Maggioritario addio?
«Noi avremmo voluto il Mattarellum, seppure corretto, ma il Pd e Forza Italia si sono opposti e vanno in direzione di un accordo sul proporzionale puro alla tedesca. E su questa base siamo costretti a lavorare».

Lo sbarramento del 5% vi costringe ad allearvi con altri pezzi della sinistra, da Sinistra Italiana a Pisapia. Un processo complesso?
«Il nostro obiettivo è dare una casa politica a milioni di elettori di centrosinistra che non si fidano più del partito di Renzi. Parlo degli insegnanti, penalizzati dalla Buona scuola, dei lavoratori colpiti dal Jobs act, di chi ha votato contro le trivelle ed è stato irriso dal “ciaone” del Pd. Si tratta di milioni di persone e quindi non possiamo temere la soglia del 5».

Qual è il vostro obiettivo?
«Vogliamo costruire un soggetto almeno del 10% e siamo pronti a misurarci con questa sfida».

Rapporti con il Pd. In Articolo 1 ci sono due linee contrastanti. Bersani che non rompe con Renzi e D’Alema che non vuole sentire parlare. Lei da che parte sta?
«È una lettura lontana dalla realtà. L’intento di noi tutti è quello di offrire una nuova casa a un popolo del centrosinistra che chiede discontinuità rispetto al renzismo di questi anni. Su questa linea siamo tutti uniti e lavoreremo per realizzarla».

Quali sono i rapporti con il movimento di Pisapia?
«Pisapia è una personalità importante che ha provato a costruire il centrosinistra. E oggi di fronte alla scelta del Pd di rompere il centrosinistra mi auguro lavori con noi per costruire l’alleanza per il cambiamento».

Qual è la vostra posizione sull’ipotesi di voto anticipato?

«Lo scambio tra Renzi- Berlusconi tra legge elettorale e data del voto è inaccettabile. C’è un elemento di irresponsabilità, di avventurismo di chi sembra animato solo dalla volontà di una rivincita rispetto al 4 dicembre. La discussione sulla legge elettorale va fatta in modo sereno, e vanno messi i conti pubblici a posto con la manovra. È inaccettabile l’atteggiamento smanioso e avventurista di Renzi. Poi ci sono le questioni economiche come il rischio che scattino le clausole di salvaguardia con l’aumento dell’Iva. Non si possono mettere i destini personali dinanzi a quello del Paese».

Guerra al Pd al centro, ma in periferia, in molti comuni, siete alleati con quel partito. Non è contraddittorio?
«Il nostro obiettivo è costruire un centrosinistra largo, e se si può fare noi siano contenti. Poi se il Pd strizza l’occhio a Berlusconi diventa impossibile. Sulla legge elettorale è il Pd che ha scelto Forza Italia negando la linea maggioritaria. Noi vogliamo costruire una linea alternativa sui contenuti: il Sud, il lavoro, i diritti sostenibili».

Sui voucher che dite?
«Non ho votato la fiducia perché ritengo che è stato dato un segnale sbagliato perché si alimenta uno strumento di precarietà. Sbagliato anche sul metodo perché un sindacato aveva raccolto un milione di firme, ed era stato indetto il referendum. Poi il governo prima li toglie e poi li reintroduce. Il 17 giugno saremo in piazza, con la Cgil, contro questa scelta».