Geloni: e se adesso barbarizzassimo un po’ i romani?

Politica e Primo piano

Pubblicato su Il Foglio

di Chiara Geloni

“E adesso? Romanizzare i barbari?”, mi invita al Girotondo il direttore Cerasa. Ma invece il pensiero che mi fa sognare è come sarebbe bello barbarizzare un po’ i romani. Basta governi con Alfano, basta opposizioni con Forza Italia, basta perfino mezzi simboli a Calenda. Ah se il Pd si facesse crescere un po’ la barba, alzasse le vele, accettasse la sfida. Se guardasse negli occhi chi voleva abbattere il sistema (quando il sistema era lui, il Pd), gli desse un buffetto sulla grisaglia e memore dei suoi anni migliori gli dicesse: guarda che io sono la sinistra. Guarda che se voglio a questo gioco io sono più bravo di te. Io sto in politica per cambiare il mondo, come te, ma da prima. Vediamo un po’ come fare, e chi è più bravo.

Un imprevisto è la sola speranza, diceva don Giussani citando Montale. Un governo pazzo magari è l’ultima occasione. Riprendere la strada non è trasformismo, semmai è saggezza. O magari è un colpo di fortuna.

Ne hanno bisogno entrambi di ritrovare la strada, gialli e rosé. Di ritrovare voti, anche, sebbene avranno una maggioranza più grande di quella di prima. Ah se abbassassero i ditini con cui si rinfacciano da anni difetti, superbie e cialtronaggini, e provassero a parlare al paese insieme, a dire: abbiamo capito, adesso cambiamo. E ripartiamo dalla Costituzione, dalle istituzioni democratiche, dall’Europa, perché su questo ci siamo incontrati. E poi mettiamo al primo posto la grande questione sociale, del lavoro della scuola della salute del fisco. Dell’uguaglianza, uh, si potrà dire uguaglianza?

Una cosa è necessaria però: nessun ministro torni al posto dove stava prima. Se proprio non ce la fate a fare una squadra tutta nuova, almeno niente rivincite. Andateci liberi al governo, liberi di testa e di bagagli. Avete tutti con voi, da Trump a papa Francesco: non dovete dimostrare niente a nessuno, se non ai vostri (ex) elettori. E se a qualcuno domani verrà in mente di staccare la spina perché pensa che gli conviene, ricordategli solo che adesso c’è una parola per definire un’idea del genere: salvinata.