Laforgia: familismo a palazzo Chigi, Boschi chiarisca o dimissioni

Politica e Primo piano

intervista al Corriere della Sera

di Monica Guerzoni

Lo strappo è nero su bianco, nell’interrogazione a risposta immediata che domani (in diretta tv) Articolo 1Mdp presenterà nell’Aula della Camera al ministro Padoan. Nel testo, sottoscritto anche da Bersani e Speranza, i deputati ex Pd premono perché il premier Gentiloni chieda a Maria Elena Boschi di rassegnare le dimissioni. Il primo firmatario è il capogruppo, Francesco Laforgia.

Presidente, vi mettete fuori dalla maggioranza?

«Durante il question time chiederemo al ministro Padoan di chiarire la vicenda di Banca Etruria. Noi saremo leali, ma non saremo il soprammobile della maggioranza. Se ci sarà un cambio di passo sulle politiche economiche e sociali il nostro sostegno non mancherà fino alla fine, ma deve esserci trasparenza su questioni importanti come questa».

Renzi nega favoritismi. Lei non gli crede?

«Da qualche anno su Palazzo Chigi tira una brutta aria di familismo e non sta a noi dire se si tratti di familismo amorale. Ma abbiamo l’obbligo di denunciare che questa trama opaca di relazioni amicali e parentali, mai chiarita fino in fondo, non fa bene alla credibilità delle istituzioni» .

Non sono accuse un po’ vaghe per chiedere le dimissioni della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio?

«Boschi deve spiegarci due cose. E vero che si attivò con l’ex ad Ghizzoni per verificare la fattibilità dell’acquisizione di Banca Etruria da parte di Unicredit? E perché nel dicembre 2015, davanti al Parlamento, negò in modo solenne qualunque intervento per favorire suo padre?».

Non basta che l’ex ministra abbia smentito?

«Ha dato una spiegazione fragile e grottesca. Se le risposte alle nostre domande fossero vaghe e inesatte, chiediamo al presidente del Consiglio di intervenire con una richiesta formale di dimissioni».

Volete mandare a casa Gentiloni?

«AI contrario, vogliamo che Gentiloni chiarisca per difendere il buon nome delle istituzioni e la tenuta del governo. Non siamo noi un elemento destabilizzante per la maggioranza. Sono altri che, dopo il 4 dicembre, si sono messi di impegno per far precipitare la situazione e andare al voto senza legge elettorale».

Se cade la Boschi, non viene giù anche il governo?

«No, se chiediamo a Gentiloni di chiarire è proprio per separare la coincidenza tra il destino del governo e la figura della Boschi, che è stato il tratto distintivo dell’intera stagione di Renzi».

Matteo Renzi vuole la commissione d’inchiesta sulle banche, e voi?

«Sarebbe stata utile un po’ di tempo fa. Ora è giusto che si istituisca, ma non sarà risolutiva perché il tempo a disposizione è pochissimo. Non riponiamo grandi aspettative su quel passaggio».

Al Senato boccerete la legge elettorale del Pd?

«Non vogliamo un Parlamento di servi e sull’eliminazione dei capilista bloccati andremo fino in fondo. Se il Pd si sposta al centro e guarda a destra, il nostro posto è altrove».