Visco: il condono e il rischio di lavare i soldi sporchi della criminalità

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Intervento su inpiu.net

di Vincenzo Visco

L’idea di un condono che “svuoti” le cassette di sicurezza non è nuova. Fu accarezzata anche da Renzi proprio nei giorni in cui nel controsoffitto di Fabrizio Corona furono trovati borsoni pieni di banconote. Corona ritornò in carcere e dell’ipotesi non si parlò più. Ricordo un’efficace battuta di quei giorni di Pierluigi Bersani che suonava più o meno: “Voglio credere che l’idea sia di Fabrizio Corona, che a questo punto potrebbe candidarsi a sottosegretario”. Nulla, o poco, di nuovo sotto il cielo. Gli effetti dell’operazione sarebbero ovvi: la sanatoria non riguarderebbe solo il “nero”, cioè l’evasione fiscale effettuata utilizzando il contante, ma soprattutto i proventi del riciclaggio di ogni genere di traffico: droga, armi, donne, contraffazione, corruzione, estorsioni, ecc. E i criminali sarebbero pronti senza troppa fatica a dimostrare che quei soldi provenivano da evasione fiscale sì, ma relativa ad attività commerciali andate male in passato e facenti capo a società liquidate o fallite, senza correre particolari rischi.

La domanda che si pone a questo proposito è d’obbligo: come è possibile che a qualcuno possa venire in mente un’operazione del genere? E’ proprio vero che quell’area di attività economica, commercio ed affari vari, sempre a cavallo del lecito e dell’illecito e con contatti più o meno marginali con la stessa malavita, sia così estesa e potente da condizionare l’azione del Governo? Inoltre, è evidente che a queste misure disperate si intende ricorrere perché non si immaginano altri mezzi per far quadrare i conti di una classe dirigente che non ritiene sia possibile ottenere il consenso se non “comprandolo” con elargizioni erogate senza costi visibili. Questa è la storia peraltro di moltissimi dei Governi recenti o meno recenti, con l’eccezione dei Governi di centro-sinistra (quelli “veri”, e cioè fino al Prodi II) che non facevano elargizioni, erano in grado di tenere i conti in ordine senza condoni, e magari anche di far crescere un po’ l’economia. E’ forse per questo che hanno perso le successive elezioni?