Storpi dentro: Chiara a Miss Italia e quello che stiamo diventando

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Non è la prima volta che scrivo riguardo a questo tema.

Lasciate che sottolinei il mio pensiero: dopo migliaia di anni impiegati a imparare a camminare su due zampe, ancora non riusciamo a essere migliori delle bestie.

Chiara Bordi, ragazza 18enne di Tarquinia, ha partecipato all’edizione annuale di Miss Italia. Dettaglio: Chiara ha avuto un incidente in motorino, 5 anni fa, in cui ha perso la gamba sinistra.

Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano xke sei storpia

Questo commento, giuntole tra altri a mezzo social, è il polso di quello che stiamo diventando, ogni giorno di più. Una massa di invidiosi, frustrati, pronti a scattare addosso a ogni minima variazione di quella noiosa routine che chiamiamo “normalità”.

Personalmente, non sono un fan di Miss Italia, e dei concorsi di bellezza in generale. Sono una tradizione che non mi scalfisce, collegata poi al mondo delle starlette in modi e maniere che non gradisco.

Una volta tanto che, dietro alla consumistica esposizione di (bei) corpi femminili c’è stato anche un messaggio forte, cosa è il meglio che riusciamo a produrre?

Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano xke sei storpia

La reazione di Chiara è stata netta, misurata. Si meraviglia che lei, a 18 anni, debba riportare alla ragione una persona adulta.

E non ha torto.

Cosa stiamo diventando? Continuiamo, giorno dopo giorno, a vivere le nostre vite da impiegati, operai, lavoratori, frustrandoci del grigiore della nostra vita e contemporaneamente assuefacendoci ad esso. E per questo, quando vediamo qualcuno che spicca, che si staglia al di fuori di questo grigiore, strappando il velo, ci sentiamo attaccati.

Come può essere? Questa bella figliola si permette di partecipare ad un concorso di bellezza con un piede artificiale?

Intervenire, punire, abbattere.

A una persona in grado di prodursi in un giudizio simile, così come a tutte quelle che possono aver anche solo pensato una cosa del genere, non ho da dire che fate schifo, andatevene a casa e non fate pena agli italiani. Siete storpi.

Storpi dentro.

E per quello non esistono protesi adatte a ricostruire una bellezza che non c’è più da tanto tempo.

Chiara Bordi è arrivata terza.

Avanti così.

Gabriele Grosso

Lavoratore millennial, classe 1990. Project Manager e Operations Specialist per Talent Garden. Metà vita a Milano, metà a Napoli, e una spolverata di Veneto. Sempre amato capire come le cose funzionano, dagli atomi alla politica. Fanatico dell’azione, convinto che una sola parola, al posto e nel momento giusto, possa cambiare tutto.