Stumpo, “Con noi gli iscritti Pd erano il doppio”

Politica
Intervista a Nico Stumpo

Dario Martini – Il Tempo 20 aprile

Ma quanti iscritti aveva il Pd otto anni fa? I militanti del partito democratico sono davvero fuggiti a gambe levate o è soltanto una bufala come sostiene il vicesegretario del partito Lorenzo Guerini? Per l’ex responsabile dell’organizzazione, Nico Stumpo, oggi deputato di Mdp, non c’è alcun mistero. I dati diffusi due giorni fa da Il Tempo sono corretti: 820mi1a iscritti nel 2009 a fronte dei 450mi1a di oggi. Eppure Guerini, in una lettera al nostro giornale, ha definito “mitici” quei numeri e “non sostenuti da alcuna certificazione”. Insomma, sarebbero stati molti meno, a dimostrazione che se davvero c’è stato un calo nelle iscrizioni non è certo di quelle dimensioni.

Onorevole Stumpo, ha ragione Guerini quando sostiene che il vostro Pd non aveva tutti quegli iscritti?

“Io, allora, ero viceresponsabile dell’organizzazione. Diventai responsabile dopo che Pier Luigi Bersani vinse le primarie. Il dato congressuale del 2009, pubblicato anche sul sito del Pd, era di 820.607 iscritti. Si tratta di coloro che avevano diritto al voto. All’ultimo congresso, quello di quest’anno, sono stati poco più di 400mila. Bisogna anche spiegare che gli aventi diritto al voto nel congresso corrispondevano alla somma degli iscritti del 2008 con quelli dei primi mesi del 2009. Lo stesso meccanismo di oggi, per cui agli iscritti del 2016 si sono aggiunti quelli del 2017”. Eppure per Guerini quei numeri non sono sostenuti da alcuna certificazione… “Invece di rispondergli io, potrebbe farlo Roberto Montanari”.

Perché proprio lui?

“Perché è il presidente della commissione dell’attuale congresso che ha certificato l’ultimo tesseramento. Montanari, però, è anche il responsabile della stessa commissione che certificò i dati nel 2009. In pratica, Guerini sta contestando i numeri verificati dalla stessa persona in epoche diverse. Mi chiedo, se erano fantasiosi allora, lo sono anche oggi? Ma c’è anche di più…”.

Ci dica.

“Lo stesso Montanari, sempre nel 2009, in una conferenza stampa spiegò che si trattava di “iscritti vivi e vegeti”. Lo disse per rafforzare il messaggio che su quei numeri non si poteva nutrire alcun dubbio. Ecco perchè, se ha delle perplessità, Guerini si dovrebbe rivolgere a lui”.

La perdita di radicamento sul territorio del Pd, però, ha radici lontane.

“La perdita di radicamento è sotto l’occhio di tutti. Ricordo che alle primarie vinte da Bersani parteciparono più di tre milioni di persone. Aspetto di vedere quante saranno i1 30 aprile”. Al congresso hanno votato 266mila iscritti.

Non è un buon risultato?

“Questo dato non mi convince. Ho l’impressione che non sia veritiero. Secondo me, in molti casi, si tratta di semplici verbali e non di votazioni realmente avvenute”.