Speranza: Il Pd di Renzi è il partito dei moderati

Politica

Intervista a Roberto Speranza
Francesco Ghidetti, Quotidiano nazionale

 

Nel corteo milanese per le Festa della Liberazione ci sono Massimo D’Alema, Pier Luigi Bersani, Giuliano Pisapia. E in mezzo Roberto Speranza, coordinatore di Articolo I Movimento democratico e progressista. Sorride, contento. Anche dopo le accuse di Matteo Renzi di non aver capito che, per vincere, bisogna andare al centro come Emmanuel Macron in Francia? Non vedo – è la risposta – perchè dovrei arrabbiarmi. Dopo le parole di Renzi al vostro giornale ho avuto limpide conferme. Avevo ragione: Matteo ha trasformato il Pd in un partito centrista.

In Francia stavate con Benoit Hamon. Magra figura…

Ha pagato gli errori di Francois Hollande e Manuel Valls, in primis per le loro riforme sul lavoro. Ma la somma tra i due candidati progressisti è oltre il 25 per cento. Dico solo che il sostegno entusiasta a Macron di Renzi è il segno della trasformazione del Pd in un soggetto centrista’.

Sostiene l’ex premier: si vince al centro.

Idea sbagliata che ha portato il Pd a perdere voti, militanti e simpatizzanti. Le riforme del lavoro fatte in Italia e Francia hanno condotto a questa disaffezione del popolo della sinistra. Il Pse, il Partito del socialismo europeo cui aderisce il Pd, sosteneva Hamon. Renzi invece, ha dato da subito la sua preferenza al centrista Macron. Tocca prendere atto che il Pd è ormai un partito moderato e centrista.

E Articolo 1?

Un movimento democratico e progressista che vuol ricostruire il centrosinistra. Non facciamo testimonianza. Siamo e restiamo sinistra di governo. Ma intendiamoci chiaramente. Essere di governo non vuol dire non fare scelte radicali nel merito. Temi come ambiente, povertà, diritti negati hanno bisogno di risposte radicali coniugate a una cultura di governo che noi di Articolo 1 abbiamo e rivendichiamo con forzaª.

Avendo come faro il populista di sinistra Mèlenchon?

E basta con questa storia! Mèlenchon è figlio di una storia tutta francese ma non è un pericoloso estremista. Vorrei sommessamente ricordare che faceva il ministro con Lionel Jospin, niente di sovversivo…

Speranza, comunque la si voglia mettere il Pd rimane il primo partito…

Questo lo decideranno solo gli elettori e ho molti dubbi che sia cosÏ. Io mi pongo un altro interrogativo. Se, come abbiamo capito tutti, il Pd si colloca al centro come forza moderata ed europeista, scelta rispettabile sia chiaro, dobbiamo porci un problema: verso chi guarda?.

E che risposta date voi di Articolo 1?

Ah, chiedetelo a loro. A volte pare guardi più a Silvio Berlusconi e Angelino Alfano che all’area di centrosinistra. Noi invece lavoriamo per ricostruire il centrosinistraª.

Si va verso le primarie Pd. L’altra volta votarono in 3 milioni. Ora qual è la soglia minima per i vostri ex compagni di partito?

Il campo del Pd si è molto ristretto. Siamo di fronte a un partito sempre più personale. Vedremo i numeri, ma il progetto nel suo complesso mi pare inaridito.

Un partito con un elettorato moderato, dunque…

Sì. Ma mai, dico mai, mi sentirete parlare male di chi milita nel Pd. Ho molto rispetto e affetto per chi ci crede. La comunità democratica non è nostra nemica, chiaro?.

Legge elettorale: avanti col proporzionale dopo il fallimento del referendum?

Questo giochino del Pd di addossare la colpa per le mancate riforme ad altre forze ha stufato. Sino a prova contraria hanno quasi 400 parlamentari e non hanno cavato un ragno dal buco. Noi di Articolo I siamo disponibili a lavorare per una soluzione con un chiaro No a capilista bloccati e a un Parlamento di nominatiª.

E i grillini? Che faranno?

Mah… chi li capisce è bravo…

Però i giovani li votano…

Certo, se la sinistra abdica ai suoi valori, per forza. Se sembra stare con chi precarizza i giovani e con chi impoverisce il ceto medio poi che cosa pretende?.