Una vera democrazia della parità. Documento approvato dall’assemblea di Roma

Roma

La sinistra deve tenere insieme la difesa dei diritti sociali e del lavoro con quella dei diritti civili e politici.

L’alleanza  Lega – 5 stelle si fa interprete di una domanda di protezione, che nasce dalla crisi economica e dalla paura dalle trasformazioni sociali e la trasferisce in termini di chiusura anche sul piano della concezione dei rapporti tra uomini e donne  e delle  politiche di genere: Basti pensare al modo in cui nel contratto di governo sono affrontate le politiche contro la violenza e cioè in una chiave meramente securitaria e repressiva, o il fatto che le politiche di conciliazione siano un tema che riguarda solo le donne, a cui sono affidati in via esclusiva i compiti di cura all’interno di una famiglia chiusa e tradizionale, da tutelare e proteggere. Non c’è solo la rappresentazione simbolica di un governo composto in prevalenza da uomini, nonostante una discreta rappresentanza parlamentare femminile. La narrazione sovranista e populista ha bisogno delle donne confinate in un ruolo tradizionale e ben definito. La sinistra, al contrario, ha bisogno di assumere tra i propri fondamenti il tema della libertà femminile –che è stata ed è una leva essenziale per cambiare le famiglie, il mondo del lavoro, la concezione del welfare, delle relazioni sociali – e dei diritti delle donne.

E’ necessario difendere i diritti faticosamente conquistati, che oggi sono messi a rischio come nel caso della legge 194 o esperienze importanti come la Casa delle donne a Roma o i tanti centri antiviolenza minacciati dall’assenza di risorse e di finanziamenti. E prendere in mano le bandiere del diritto al lavoro, alla salute, ai tempi di vita. La sinistra ha il dovere di assumere con fermezza  e determinazione le battaglie delle donne come imprescindibile fondamento della nuova lotta  politica.

A questo scopo è indispensabile e non più rinviabile la presenza massiccia e visibile delle donne negli organsmi dirigenziali secondo la formula 50:50. La democrazia della parità deve essere legge in tutti gli spazi e processi decisionali della sinistra.