Ricostruzione: il documento di Articolo Uno Belgio, ok alle tesi

Estero

Il nostro punto di vista sul documento presentato in tesi dal Coordinamento Nazionale è positivo. Questo è ovviamente un giudizio sintetico e necessita di qualche specifica.

Lo è in quanto corposo, ma chiaro. Lo è in quanto identifica chiaramente la prospettiva di uscire dall’angolo, come chiamammo una nostra iniziativa. Lo è perché ricerca spazi nuovi e che in altre parti d’Europa hanno dato risultati insperati come il fronte dell’ambientalismo, negletto in Italia nel momento in cui si fanno condoni, invece di prendere atto di situazioni di dissesto idrogeologico.

Abbiamo avuto modo di sentire direttamente il Coordinatore Speranza parlare a Bruxelles insieme ai nostri MePs e il progetto che ha delineato è tutt’altro che debole. E ripeto, rispetto a LeU ha il dono di chiarire che non ci interessa una sinistra di mera rappresentanza. E di mettere bene in evidenza che non ci sono né totem né tabù nella ridefinizione del futuro campo progressista, che sarà, e anche qui sono in pieno accordo, altra cosa rispetto all’oggi.

Aggiungo 5 punti su cui aggiungere una spinta.

1) Certamente dobbiamo riconoscere che alcuni temi trattati nelle tesi del documento fanno parte già del patrimonio di Articolo Uno- MDP, a partire da Fondamenta, per andare avanti con i documenti successivi, dove ovunque si parla di una prospettiva anche ecologista. In sé perciò tale nuova connotazione la ritroviamo già ben delineata nel nostro DNA e non troviamo sia per noi nuova o almeno non del tutto tale.
2) Non ci convince la frase sostenuta nella tesi 11 del documento nazionale per cui Articolo Uno-MDP sia solo un mero strumento. E lo diciamo per un motivo. Dalla nostra nascita riteniamo di aver passato troppo tempo a inseguire altri e poco a costruire noi stessi. Loaffermiamo non con l’obiettivo di fare il partitino che ha senso in quanto tale, ma per dare un senso a compagne e compagni che hanno militato, spesso spendendo molte energie, aperto Sezioni ecc. E che erano, e sono, obiettivamente una realtà, diffusa, utile e preziosa. Il primo inseguimento fu quello di Pisapia. Un errore a nostro modo di vedere che ci fece perdere mesi preziosi. Il secondo fu quello che portò alla costituzione di LeU. Figlio del primo in qualche modo. Non parliamo né dell’alleanza in sé né dei contenuti, di cui eravamo convinto e che abbiamo votato. Ma di metodo. Uno dei problemi decisivi della fusione mai avvenuta di LeU era strutturale. Perché mentre Possibile e SI erano in tutto e per tutto Partiti, Articolo Uno-MDP era un Movimento. E i compagni delle altre due case si volevano tenere stretta la loro di comunità. Non si fa così un nuovo Partito insieme. O tutti Partiti, o tutti Movimenti, o tutti sciolti. E invece in campagna elettorale abbiamo notato sui territori quanto i nostri presunti alleati abbiano risposto a logiche del tutto proprie e, solo in minima parte, abbiano lavorato per una idea di soggetto comune. In Articolo Uno-MDP si doveva credere di più. E noi lo abbiamo chiesto a più riprese
3) Benissimo fondare una forza eco-socialista, ma a patto appunto di non disperdere la forza e la comunità (non il mero strumento) di cui sopra. Perché questa comunità possa diventare davvero LO strumento e il perno della nuova forza. E noi dovremmo spingere per questo.
4) Ci piacerebbe una maggiore valorizzazione dei territori e delle attività dei militanti in termini di: rilievo politico, risorse da utilizzare, iniziative da proporre. Abbiamo fatto salti mortali. Vorremmo poter fare politica con maggiore forza e soprattutto maggiore visibilità e risorse.
5) Ci piacerebbe che nella nuova forza eco-socialista si coinvolgessero i soggetti socialisti italiani ed europei che hanno voglia di fare altro rispetto a quanto fatto sinora come ombra del PD o similia. A partire dall’Italia. Noi ci abbiamo provato con ottimi risultati col PSI qui in Belgio ma anche col PS belga stesso.
6) Vorremmo chiarire e specificare un concetto. Al netto di qualsiasi discussione dovrebbe essere ancora più chiaro nelle tesi e nel credo del nuovo movimento che L’Europa siamo noi. Un’altra Europa? Sì. Cambiamento? Necessario, non solo giusto. Ma non vediamo alcuno spazio per la rimessa in discussione in modo netto né della UE né dell’EURO. Questo nel documento nazionale è in effetti specificato, ma ci piacerebbe rimarcarlo con più enfasi nelle tesi 7 e 8. Per fare da argine a subdoli ma concreti pericoli sovranisti presenti in primis nella società, ma che non manchiamo di vedere talvolta presenti anche nella nostra area politica, a più riprese e da diversi esponenti. Noi a nostro modo di vedere dobbiamo essere nettamente e chiaramente europeisti. E scriverlo a chiare lettere.

Messo in chiaro questo, la Sezione Articolo Uno-MDP Belgio approva il documento del Coordinamento Nazionale chiedendo che sia data attenzione ai rilievi fatti.

Articolo Uno-MdP Belgio