Monza: Ricchiuti, solidarietà alle lavoratrici della Canali

Monza e Brianza

La senatrice brianzola ribadisce la sua preoccupazione per il destino delle lavoratrici che ieri mattina, lunedì 20 novembre, si sono radunate davanti ai cancelli del quartier generale dell’azienda a Sovico, per manifestare contro la decisione di non aprire la trattativa e di confermare i licenziamenti della sede di Carate Brianza: “Se nulla cambierà, infatti, il prossimo 29 dicembre le lavoratrici rimarranno a spasso”, spiega Ricchiuti.

 

Si alza, dunque, lo scontro tra le parti: due ore di presidio con le organizzazioni sindacali della Filctem Cgil e Femca Cisl per ribadire una richiesta molto semplice: “Riaprire la trattativa”. Una mobilitazione che proseguirà anche nelle prossime settimane con un volantinaggio fuori dallo show room nel centro di Milano.

 

“I vertici dell’azienda hanno confermato l’indisponibilità ad aprire un confronto sul problema occupazionale – spiega Ricchiuti – siamo di fronte all’ennesima società florida che licenzia senza giusta causa e chiude le porte a un’alternativa che salvaguardi i posti di lavoro”.

 

“Una vicenda che mi ricorda molto la Kflex – continua la senatrice di MDP – anch’essa leader mondiale, in un altro settore e sostenuta da massicci finanziamenti pubblici. Ebbene, cambia il campo merceologico ma non i comportamenti arroganti e pirateschi dei proprietari nei confronti dei lavoratori, che vengono sfruttati e usati quando fa comodo e considerati carne di scarto quando non servono più. Se queste due aziende sono diventate famose nel mondo lo devono prevalentemente alle capacità e ai sacrifici dei loro dipendenti e, nel caso della Canali, delle loro lavoratrici sarte”.

 

Ricchiuti ricorda anche che “la Canali ha deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo malgrado gli sforzi che le organizzazioni sindacali e le stesse lavoratrici avevano fatto negli ultimi mesi per assecondare le esigenze della proprietà: bel ringraziamento!”.

 

“Con un tratto di penna si distruggono progetti di vita, famiglie, speranze per un futuro migliore dei propri figli e di una vecchiaia dignitosa. Padroni sempre più egoisti che vogliono guadagnare sempre più di più per aumentare a dismisura il proprio benessere. Tutto ciò va combattuto con forza e dobbiamo essere tutti al fianco di queste lavoratici” ha concluso la senatrice brianzola.