Friuli Venezia Giulia: Cedarmas, lavoriamo per unire e per fermare la destra

Interviene Mauro Cedarmas, coordinatore regionale di Articolo Uno – MDP del Friuli Venezia Giulia:
“La finanziaria nazionale e quella regionale disegnano un futuro pieno di gravi incognite per i nostri cittadini: aumento delle tasse, pensionati trattati come un bancomat, nessun investimento per creare lavoro e per affrontare i problemi del dissesto territoriale e dell’ambiente, interventi sul fronte sociale che disegnano un Friuli Venezia Giulia caposaldo delle politiche discriminatorie.
Di fronte a questa situazione le forze progressiste sono chiamate a operare con generosità e lungimiranza, nella politica e nella società, portando avanti un’idea e un progetto alternativo per il Friuli Venezia Giulia.
Nella primavera del 2019 oltre cento comuni del FVG andranno al voto per rinnovare consigli e sindaco. Si tratta di un terzo della popolazione della regione, dunque assai più di un campione.
Articolo1-MDP propone per  ciascuno dei comuni che andranno al voto la costruzione di un ampio schieramento di centrosinistra, civico e autonomista che sappia candidarsi alla guida della comunità in alternativa alla destra.
Si tratta di agire da subito comune per comune cominciando da programmi alternativi alla destra e da candidati sindaci scelti con il criterio della competenza e della rappresentatività.
Noi di MDP lavoreremo, in tutta la Regione, per unire e per offrire una alternativa in ogni comune, non è tempo di egoismi e personalismi, è tempo di costruire insieme, su programmi chiari, precisi e con candidature di qualità, per amministrare al meglio i nostri comuni, per ridare una speranza alla Regione.
In questi mesi tutta la società regionale sta provando le miserie di questo governo regionale. La giunta a guida leghista sta mandando nel caos la sanità regionale e il sistema dei nostri comuni, mentre nulla sta facendo sull’occupazione, sui gravi problemi economici e sociali che riguardano tanti cittadini e sul nostro ambiente, sempre più fragile è sempre più compromesso.
Poche misure, confuse, fatte contro i più deboli e incapaci di rilanciare lo sviluppo. In più, come se non bastasse, sono stati accettati supinamente i tagli alle risorse imposti dal governo Salvini-Di Maio che creeranno ulteriori disagi e problemi per il Friuli Venezia Giulia.
Noi siamo pronti e non c’è più tempo da perdere”.