Articolo Uno Venezia: aggressioni a personale ACTV problema di sicurezza

Veneto
Da stamane si susseguono le notizie su aggressioni che il personale lavoratore di ACTV sta subendo, per colpa dell’incapacità della dirigenza e dell’amministrazione di programmare adeguatamente i rinforzi al trasporto su navigazione nei fine settimana, in cui decine di migliaia di persone si riversano a Venezia.
Esiste ormai un problema di ordine pubblico e di tutela dei lavoratori sul luogo di lavoro, creata da quanti in queste settimane dovevano programmare e non l’ha fatto.
Il sindaco di Venezia, che anche ieri dal salotto politico dell’esposizione nautica non ha smentito sé stesso mettendo gli utenti contro i lavoratori, è il principale responsabile di questa situazione, sotto tutti i profili. Sua la responsabilità di avere esposto, con la complicità di una dirigenza sempre china, i lavoratori a rischi per la propria incolumità, per cui è opportuno si attivino immediatamente le tutele giuridiche previste per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
E mentre scoppia il caos agli approdi di ACTV, viaggiano semivuoti i mezzi voluti dal sindaco per la propria passerella politica al salone nautico.
Il presidente Zaia, buon ultimo, anziché riconoscere che esiste anche nell’emergenza sanitaria una specificità veneziana e stanziare risorse, preferisce – come sempre – lamentarsi con il governo. Inadeguati e incapaci, entrambi.
Si cambi passo, e si assuma il trasporto pubblico del centro storico come vera e propria emergenza di ordine pubblico, commissariando azienda e amministrazione comunale.

Il segretario regionale Articolo Uno Veneto – responsabile nazionale infrastrutture e trasporti
Gabriele SCARAMUZZA

Il segretario metropolitano Articolo Uno Venezia
Gianluca TRABUCCO