Articolo Uno Veneto: fuga dalla sanità pubblica, manca programmazione

Veneto

La situazione denunciata nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali sulla fuga di medici e infermieri dalle strutture sanitarie pubbliche è grave, e mette in luce il deficit di programmazione da parte della Regione Veneto. Nei fatti, l’emergenza della pandemia ha accelerato una dinamica che era già in corso e l’ha resa evidente in tutta la sua criticità.

Siamo di fronte ad una esternalizzazione di fatto dell’assistenza ospedaliera regionale, su cui non si è vigilato a sufficienza, e su cui si accendono i riflettori solo dopo le corrette denunce delle organizzazioni sindacali.

Come ha spiegato il ministro Speranza nell’audizione alla competente commissione della Camera dei Deputati non più tardi di mercoledì scorso, siamo di fronte ad uno straordinario piano di investimento nella sanità ospedaliera e territoriale, e negli anni abbiamo finalmente posto fine al definanziamento del fondo sanitario nazionale.

Se però a livello regionale questa straordinaria opportunità dovrà misurarsi con una situazione che vede interi reparti ospedali praticamente esternalizzati, essa correrà il rischio di essere vanificata.

Si torni a dare centralità al lavoro nelle strutture sanitarie pubbliche, con una radicale correzione della programmazione e incentivando quanti intendono lavorare nelle sanità pubblica.

 

Il segretario Articolo Uno Veneto

Gabriele Scaramuzza