Articolo Uno Veneto: fare chiarezza sul piano tamponi dell’Azienda zero

Veneto

In poche ore abbiamo avuto tre diverse versioni su come il Veneto ha affrontato l’emergenza covid-19: il presidente Zaia ha dichiarato che chi governa è lui e gli altri devono fare i tecnici; il virologo Crisanti ha pubblicamente affermato che l’Azienda zero non aveva predisposto nessun piano sui tamponi e che, anzi, era stato diffidato a non eseguirne più; la responsabile della prevenzione della Regione Veneto, dott.ssa Russo, ha spiegato che quanto fatto corrispondeva alle indicazioni dell’Azienda zero.

Molta è la confusione sotto il cielo della Regione Veneto e del suo ente strumentale, l’Azienda zero. Quando su uno stesso argomento si afferma contemporaneamente una cosa e il suo opposto, una delle due affermazioni è false: è questione di logica, non di politica.

L’unica cosa chiara a questo punto è che è il re è nudo, e che forse il Veneto ha affrontato meglio l’emergenza non per le scelte del suo governatore, ma perché la rete di assistenza territoriale, le lavoratrici e i lavoratori dei presidi, i medici di medicina generale, hanno resistito a questi anni di strisciante privatizzazione della sanità regionale e di scelte accentratici creando enti la cui utilità, alla fine, è del tutto discutibile, come l’Azienda zero.

Quanto detto in queste ore è grave, perché nei fatti una delle ipotesi in campo è che l’Azienda zero, dipendente direttamente dalla giunta regionale e dal suo presidente, era del tutto impreparata a gestire l’emergenza covid-19.

Su questo è necessario fare chiarezza e svolgere un’inchiesta approfondita e indipendente, in sede istituzionale ma anche pubblica.

Più che una ennesima conferenza stampa, sarebbe opportuno un confronto “all’americana” in cui ascoltare tutte le voci, non una sola.

L’unico dato confortante in questo quadro è la continua decrescita del numero di malati tanto nella nostra regione quanto nel paese, a testimonianza della correttezza della scelta fatta dal Governo e dal Ministro della Salute.

Gabriele SCARAMUZZA – Segretario regionale veneto Articolo Uno