Articolo Uno Toscana: Regione apra confronto su scelte di ricostruzione

Toscana
Sembra quindi che per il rinnovo dei Consigli Regionali voteremo in autunno. Scelta saggia e condivisibile. Da ciò deriva che sarà la Giunta guidata da Enrico Rossi in Toscana a gestire la fase difficile della ripartenza. In proposito ci ricorda oggi il ministro Speranza che più che fase di ripartenza dovremo parlare di una lunga “fase di convivenza” con il virus. La differenza è sostanziale, perché implica non solo misure economiche necessarie a rimettere in piedi le aziende che hanno sofferto la fase del lockdown, ma di provvedimenti che dovranno regolare diversamente il nostro modo di vivere. E forse questo nuovo modo di vivere caratterizzerà in maniera permanente le nostre relazioni sociali. Allora, benissimo distribuire mascherine a tutti i cittadini, ma in tempi più lunghi dovremmo pensare a norme che regolino la vita comune secondo un “principio di precauzione” e che tengano di conto delle specificità del territorio regionale, anche da proporre alla discussione nazionale.
La Toscana è una regione dove molta parte dell’economia è caratterizzata da piccole e piccolissime imprese, soprattutto nel settore del turismo, del commercio e della ricettività. In questo momento queste imprese (bar, ristoranti, birrerie, stabilimenti balneari eccetera) sono ovviamente chiuse. Ma quando riapriranno non sarà sufficiente alzare la saracinesca. Molte di queste dovranno riorganizzare i propri spazi per garantire il cosiddetto distanziamento. E non sarà uguale dal punto di vista economico far accomodare la metà delle persone. Occorrerà una nuova organizzazione degli spazi. Occorrerà un regolamento diverso per la sanificazione e la pulizia delle strutture. Occorrerà una diversa strutturazione della tassazione: TARI e TOSAP sono infatti calcolate in base alla superficie, ma con i tavoli distanziati, l’incasso sarà la metà, e la tassa non potrà certo rimanere la stessa.
Ma pensiamo anche a come dovrà essere riorganizzato il TPL. Tutti noi abbiamo in visione la densità degli utenti di un tram fiorentino nelle ore di punta. Nessuno può pensare che la situazione rimanga la stessa, almeno non certamente nella fase di convivenza con il Virus. Oppure pensiamo a come riorganizzare il servizio delle RSA in una Regione con l’età media tra le più alte dell’intero Paese. Sono solo esempi che possono naturalmente essere moltiplicati. Ma servono per capire quanto la fase che abbiamo di fronte sarà complessa e difficile. Una fase a cui dobbiamo iniziare a pensare fin da subito, pena allungare ancora di più i tempi di questa clausura nel caso non fossimo pronti a riorganizzarci nel momento stesso in cui il contagio allenterà la sua presa.
La Regione deve quindi aprire da subito una fase di confronto con tutte le categorie economiche e con le organizzazioni sindacali per concordare misure da adottare in tempi brevi. E dovrà anche farsi carico di aprire un confronto con i partiti della maggioranza che sostengono l’Amministrazione per condividere politicamente la responsabilità di scelte complesse. Di fronte alla probabilità che la sua vita si allunghi fino al mese di ottobre, la Giunta regionale non può più pensare di camminare senza il supporto delle forze politiche che la sostengono, altrimenti rischia di assumere provvedimenti che non sono condivisi, come le recenti scelte sulla Pista aeroportuale di Peretola. Insistere su questo punto infatti dimostra solo di non aver chiari gli effetti dello stravolgimento che stiamo vivendo, mentre noi abbiamo bisogno di essere tra coloro che hanno idee e forza per gestire una fase diversa dello sviluppo. E la Toscana dovrà avere un ruolo da protagonista, anche nel dibattito nazionale.
Simone Bartoli
Segretario Regionale
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