Articolo Uno Toscana: dare soggettività politica a Sinistra Civica Ecologista

Toscana
L’Assemblea Regionale di Sinistra Civica Ecologista tenutasi stamani in modalità telematica si è caratterizzata per una importante partecipazione e per un significativo entusiasmo emerso dagli interventi di coloro che hanno partecipato al dibattito. Questo entusiasmo denota un “ottimismo della volontà” rispetto alla possibilità della Sinistra, in Toscana, di giocare ancora un ruolo da protagonista nella vita politica e nel dibattito pubblico. Occorre però tener conto anche del “pessimismo della ragione” se vogliamo fare un’analisi corretta.
In realtà infatti il risultato della lista che abbiamo presentato alle elezioni del 20 e 21 Settembre scorsi è un risultato insufficiente rispetto ai propositi che ci eravamo posti. Non solo perché per pochissimi voti non superiamo il quorum di sbarramento e non riusciamo ad eleggere un Consigliere Regionale. Ma soprattutto perché l’obiettivo che volevamo raggiungere era quello di riuscire a condizionare da Sinistra il Governo di Eugenio Giani, evidentemente sperando in un risultato molto più robusto della nostra proposta.
Seppure ci sono stati territori che hanno registrato risultati eccellenti legati soprattutto alla felice scelta di alcune candidature, complessivamente la lista sfiora i 50.000 voti, ben lontana dal bacino elettorale che solo due anni fa LeU in Toscana era riuscita a raggiungere (furono allora 80.000 voti e si parlò di sconfitta epocale). Che cosa è mancato alla nostra lista? Io credo che sia mancata una dimensione nazionale della proposta. Una riconoscibilità del Simbolo e del Soggetto politico che non aveva una corrispettiva proiezione nazionale.
Il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento ci pone oggi in una condizione di oggettiva debolezza nei rapporti con il Presidente Giani e con la coalizione di centro-sinistra. Certo, la proposta che Presidente eletto ci ha fatto di partecipare alla Giunta Regionale seppure senza un Gruppo Consiliare è una proposta che abbiamo fatto bene ad accettare perché ci consente di avere uno strumento importante per l’attività politica che vogliamo svolgere nel futuro prossimo.
Tuttavia i primi atti della legislatura che si è aperta hanno dimostrato quanta distanza ci sia tra noi e una coalizione che ha dato uno spettacolo francamente pessimo durante le due sedute di inaugurazione del Consiglio Regionale e che ha prodotto un equilibrio di Giunta sicuramente non soddisfacente. Sta a noi adesso dimostrare la nostra diversità rispetto a questi metodi e la nostra specificità rispetto ad una squadra nella quale Renzi con la solita spregiudicatezza è riuscito ad ottenere la Vicepresidenza.
Come si fa a dimostrare questa nostra diversità? Occorre anzitutto che la lista diventi al più presto un soggetto politico riconoscibile. Un soggetto politico che possa partecipare alle riunioni di maggioranza di governo che deve avere una vita anche extra-consiliare; un soggetto politico che possa intervenire con un proprio punto di vista nella discussione già nel momento della formazione degli atti di governo non solo inerenti alle materie che sono state delegate alla nostra Serena Spinelli.
Occorrerà quindi un momento di approfondimento che potrebbe assumere i connotati di una Conferenza Programmatica da tenere nei prossimi mesi. Non partiamo certo da zero. La lista si è presentata al giudizio degli elettori con un programma che si tratterebbe adesso di aggiornare e di trasformare da programma elettorale a proposta politico-amministrativa. Sarebbe un momento di discussione e di approfondimento utile per noi, ma anche un contributo fondamentale al Governo Regionale.
Noi di Articolo Uno parteciperemo convintamente alla costruzione di questa soggettività che dovrà avere una propria rappresentanza di livello regionale che in questa fase non potrà che tenere conto degli attori che hanno dato vita a questa esperienza. Parteciperemo con generosità e forte spirito unitario, mantenendo tuttavia l’autonomia organizzativa di un Partito di livello nazionale che ha i propri organismi dirigenti e che in questi assume le proprie decisioni.
Noi non vediamo contraddizione in questo. Tutt’altro: sarebbe importante che l’esperienza di Sinistra Civica Ecologista potesse dare un contributo anche al dibattito nazionale sulla riorganizzazione di una forte e qualificata Sinistra di Governo. Allo stesso tempo, una forza nazionale come Articolo UNO può oggettivamente contribuire a dare una proiezione nazionale alla nostra esperienza regionale con quella dimensione di riconoscibilità che è mancata nel passaggio elettorale appena trascorso.
Simone Bartoli

Segretario Articolo Uno Toscana