Articolo Uno Sicilia: avanti con il coraggio di Giuseppe Condorelli

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“Denunciare un’aggressione, una minaccia, un’estorsione è un obbligo per l’imprenditore che in questa Sicilia devastata non ha solo una funzione economica, perché noi svolgiamo un ruolo sociale, etico. Ecco perché occorre trovare il coraggio. Altrimenti il male non sarà mai sradicato e noi costringeremo i nostri figli a muoversi in una realtà sempre peggiore” – dichiarano Pippo Zappulla segretario regionale di Articolo Uno e Maria Flavia Timbro responsabile nazionale legalità e lotta alle mafie alla luce della denuncia ai propri estorsori da parte di Giuseppe Condorelli.
“Profumano di coraggio e di speranza le parole di Giuseppe Condorelli, 54enne produttore dei torroncini più famosi d’Italia che due anni fa non ha avuto paura di denunciare i suoi estorsori” – dicono Pippo Zappulla e  Maria Flavia Timbro. Un pizzino abbandonato con una bottiglia piena di benzina fuori dall’ingresso dello stabilimento di Belpasso, la voce spaventata del guardiano che lo avvisava per telefono dell’accaduto e l’immediata certezza sul da farsi: denunciare. “A Condorelli e alla sua famiglia che non hanno mai avuto dubbi e alle forze dell’ordine cui si sono affidati che, con dedizione ed efficienza, hanno assicurato gli autori di quell’intimidazione alla giustizia va, oggi, la solidarietà, il sostegno e  il più sentito ringraziamento della comunità di Articolo Uno Sicilia e Nazionale”  – dichiarano Pippo Zappulla e Maria Flavia Timbro. “E’ questa la Sicilia che ci piace – dicono i due esponenti di Articolo Uno –  quella in cui ci riconosciamo, sono queste le storie che ci ricordano che la nostra è una terra di riscatto e di ribellione, una terra che non si piega alla subcultura mafiosa che, da sempre, prova ad opprimerla impedendone il reale sviluppo economico e sociale”. “E’ grazie a uomini coraggiosi come Condorelli – concludono  Zappulla e Timbro – che si cambia il futuro di questa regione, ma lo si cambierà davvero solo quando intorno a uomini come lui le Istituzioni saranno capaci di costruire reali percorsi di sensibilizzazione e sostegno per le imprese siciliane, offrendo collaborazione alle associazioni antiusura e antiracket già impegnate sul territorio regionale, intensificando le azioni di tipo educativo e informativo che favoriscono le azioni di denuncia, dando concreto supporto alle vittime di usura e di estorsione. Al Cavalier Condorelli, intanto, diciamo che, oggi più che mai, è stato un vero piacere”.