Articolo Uno Sesto San Giovanni: su aree Falk amministrazione inerte

Lombardia

Ancora una volta la città apprende dalla stampa che il futuro assetto delle aree Falck torna ad essere indefinito, che l’amministrazione Di Stefano è del tutto inerte di fronte alle scelte che la proprietà intende compiere.
Dopo la cancellazione delle scuole decisa dalla giunta comunale, si apprende che la nuova proprietà intende disattendere alcuni punti dell’accordo stipulato con Regione Lombardia relativi all’obbligo di costruzione di edifici che dovranno essere a servizio della Città della Ricerca e della Salute e anzi pretenderebbe una variante che permetta di costruire edifici da adibire a locazione per rientrare dai costi sostenuti, poi ancora si torna a parlare di stadio, di ridimensionamento del parco urbano, di “spezzatino” della destinazione d’uso della nuova parte della città.
Alcuni mesi fa dopo le pressanti richieste delle opposizioni l’Amministrazione fu costretta a tenere un Consiglio Comunale aperto sulle aree Falck nel quale tra una slide e l’altra l’Assessore Lamiranda illustrava il progetto e nel quale l’amministratore delegato della nuova proprietà, il Dr. Bonomi, si lanciava in un intervento dove assicurava la volontà di connettere la “nuova città” con la città costruita, arrivando ad inoltrarsi in citazioni e dissertazioni di sociologia urbana…
Naturalmente nulla di quanto illustrato in quella serata è oggi nei piani della proprietà che intende stravolgere il progetto appoggiata dall’Amministrazione con l’Assessore Lamiranda che addirittura arriva a definire il progetto di Renzo Piano sbagliato e il Comitato Scientifico che tanto ha lavorato per portare a Sesto la Città della Ricerca e della Salute una cosa inutile.
Chiediamo al Sindaco Di Stefano ancora una volta chiarezza e onestà nel rendere conto alla città, nel coinvolgerla in merito ai reali progetti dei quali non può far finta di non saperne nulla e gli chiediamo se è ancora Lamiranda l’Assessore all’Urbanistica oppure, complice l’estate nel frattempo lo è diventato il Dr. Bonomi che già ha iniziato a dettare le necessarie varianti, negli interessi esclusivi della proprietà, del progetto.
Stiamo parlando della più grande opera di riconversione di un’area industriale dismessa d’Europa, stiamo parlando del futuro della nostra città ed è ora che il Sindaco la smetta di occuparsi solo di pubblicare post ad imitazione, tra l’altro ormai fuori tempo massimo, del suo padrino politico rimasto stordito sulla sabbia del Papeete e renda conto alla città.
Crediamo che si debba chiedere la convocazione urgente di un tavolo serio e vero di confronto tra l’Amministrazione Comunale, la proprietà, la Regione cui le aree di interesse pubblico sono state passate e il Ministero della salute per definire il proseguimento del percorso di riqualificazione delle aree, per chiudere il balletto dei passaggi di proprietà e per rinnovare l’indispensabile impegno pubblico.