Articolo Uno Parma: Manifesto per una solidarietà attiva

Parma

L’emergenza planetaria che stiamo vivendo ha già profondamente modificato le nostre vite quotidiane e la stessa prospettiva delle nostre comunità, provocando drammi, dolore, angoscia e incertezza per il futuro. I provvedimenti assunti dalle Istituzioni e lo straordinario senso civico dei cittadini hanno reso gestibile una situazione drammatica e inedita, ma le conseguenze sanitarie, sociali ed economiche sono profonde e segneranno per molto tempo le nostre comunità. Servono allora, con urgenza e continuità, investimenti nella sanità pubblica ed in particolare per i servizi territoriali diffusi, in modo da garantire il diritto universale alla salute e per ridurre le differenze fra territori attrezzati ed altri marginali (basti pensare ai Comuni montani o della bassa del Po).

Con questo appello vogliamo richiamare l’attenzione verso le disuguaglianze, la sofferenza, le difficoltà materiali e psicologiche che questa situazione sta già determinando, consapevoli che il compito delle forze politiche e sociali sia certamente quello di orientare le Istituzioni ad assumere provvedimenti di sostegno ai cittadini, alle famiglie e alle imprese, ma anche di diffondere una nuova consapevolezza e responsabilità verso gli altri e del genere umano verso l’ambiente che ci circonda. In questo senso ci rivolgiamo in particolare ai comuni del nostro territorio per condividere una proposta concreta e operativa: istituire presso ogni Amministrazione Locale un “Fondo di Solidarietà” da alimentare con contributi di cittadini, associazioni e imprese, da destinare a chi ne ha bisogno. Diverse amministrazioni si sono già attivate e proprio questi esempi virtuosi possono diffondersi a tutti i comuni della provincia.

Questo “Fondo di Solidarietà” si dovrebbe aggiungere ed integrare alla rete di servizi sociali già attivi nei territori, destinandolo in particolare a quelle situazioni di difficoltà economica, di solitudine, talvolta di disperazione che, a seguito dell’emergenza sanitaria e della crisi economica, non potranno che aumentare. Particolare attenzione va rivolta a bambini, ragazzi e alle loro famiglie che, nel loro percorso formativo devono affrontare nuove difficoltà e rischi di emarginazione. Le forze politiche democratiche, le associazioni di volontariato, le categorie sociali ed economiche possono diffondere e stimolare questa responsabilità civile e solidale, mentre le Amministrazioni Comunali dovranno rendicontare ai propri organi istituzionali e all’opinione pubblica come vengono utilizzate le risorse raccolte.

In sostanza, l’appello che rivolgiamo a tutti è: “chi può aiuti chi non può”!

Un messaggio semplice ma concreto e che vuole rafforzare e qualificare il senso di una Comunità Solidale, capace di stare vicino a chi rischia di non farcela.

Articolo Uno Federazione di Parma