Articolo Uno Modena: inaccettabile ogni violenza contro operatori sanitari

Modena

I sanitari tutti, medici, infermieri, OSS, tecnici, sappiano che le intimidazioni, gli insulti e le violenze di cui sono stati oggetto non saranno giustificate, bontà sua, ma hanno una radice nella loro “rigidità e spocchia”. Questa la posizione del consigliere comunale della Lega di Modena Giovanni Bertoldi, non nuovo ad affermazioni di questo tenore anche in questi mesi duri e difficili.

Noi non abbiamo mai ceduto alla retorica dei “sanitari eroi”, anche se siamo loro riconoscenti per il loro grande e indubbio sacrificio di questi due anni ma per noi, affermazioni di questo tipo sono gravissime e degne della più completa riprovazione pubblica e della attenzione dell’ordine dei Medici e Odontoiatri a cui Giovanni Bertoldi è, immaginiamo, tra l’altro iscritto. Tutto ciò un giorno dopo, per la prima volta, la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”. Secondo la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, nello svolgimento delle loro funzioni, un infermiere su due ha subito violenze fisiche, nove su dieci violenze in generalecirca 2.500 all’anno, medici compresi, secondo l’INAIL. Un problema enorme.

Per noi ogni violenza, anche solo verbale, verso chi si prende cura degli altri è semplicemente inaccettabile.
Gli operatori sanitari modenesi, ancora in trincea contro la pandemia, sappiano che c’è un dirigente della Lega di Modena, Giovanni Bertoldi, che individua nella loro “rigidità e spocchia” la radice delle violenze a cui spesso, troppo spesso, sono stati esposti. Chiediamo: è questa la posizione della Lega di Modena? La Lega di Modena è d’accordo con il suo dirigente e consigliere comunale?