Articolo Uno Milano: su nuovo Stadio aprire confronto con città e quartiere

Lombardia

In questi giorni il Consiglio comunale di Milano si è espresso sul progetto del nuovo stadio, presentato da Inter e Milan, per sostituire l’attuale Meazza. È stato approvato un ordine del giorno della maggioranza che chiede di proseguire la valutazione della richiesta delle due società, ma che ha anche dettato diversi paletti che dovranno essere tenuti in considerazione dalla Giunta. È quest’ultima infatti che dovrà valutare l’Interesse Pubblico del progetto. Tra i punti indicati emerge centrale la condizione che “il vecchio Meazza non si deve abbattere, per l’estrema rilevanza non solo locale ma nazionale ed internazionale, in quanto percepito come una icona del calcio”.

Articolo UNO Milano ritiene importante che non si parli però del solo Stadio. Si sta infatti parlando di un intervento enorme di urbanistica e di edilizia di cui il nuovo Stadio è solo una parte. Possiamo quindi essere anche d’accordo con la premessa del Sindaco Sala quando ritiene che il progetto presentato attualmente non sia accettabile, con volumi richiesti non realistici, eccessivi.

Perché il punto è che intorno al nuovo Stadio, investimento di per sé scarsamente remunerativo, è previsto un intervento immobiliare molto importante, con la pianificazione e la costruzione di un nuovo quartiere con negozi, uffici, centro commerciale, ristoranti, cinema, spazi per concerti e spettacoli. Un intervento che sicuramente cambierebbe la natura del quartiere.

Come Articolo UNO Milano chiediamo che la valutazione della giunta sull’intervento non possa che prescindere da un confronto con l’intera città, che sia coerente con gli obiettivi di rigenerazione urbana e di difesa del verde presenti nel PGT, che siano presenti le necessarie garanzie economiche per far fronte agli impegni verso l’amministrazione e la città tutta, che l’attuale Stadio Meazza sia reso funzionale a una fruizione della cittadinanza e non se ne preveda una semplice destinazione a scopi commerciali e riteniamo indispensabile sapere chi siano le persone fisiche proprietarie, dato che Milan e Inter non dichiarano i propri titolari effettivi.

Prima di cedere una parte importante di città a privati dobbiamo sapere a chi la stiamo cedendo.

Chiediamo poi che gli oneri di urbanizzazione trovino un appropriato utilizzo anche nella riqualificazione delle strutture sportive dei diversi quartieri al fine di rilanciare Milano capitale dello sport popolare e non solo del Business Sportivo, oltre soprattutto ad interventi strutturali nella riqualificazione delle periferie e delle aree di edilizia popolare, iniziando dalle aree popolari del quartiere San Siro stesso.