Articolo Uno Marche: direttore Ufficio scolastico si prenda sabbatico e studi

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Il comunicato che anche quest’anno, come ogni anno, il Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale invia alle scuole in occasione del 25 aprile presenta le stesse caratteristiche negative degli altri anni. Il direttore non ha utilizzato i 365 giorni trascorsi dall’ultimo comunicato e le critiche approfondite e motivate al suo testo per riflettere, per fare tesoro delle osservazioni e per rivedere le sue posizioni che risultano, come le attuali, in netto contrasto con i valori che, per il ruolo ricoperto, dovrebbe trasmettere alle giovani generazioni.

Continua a stare nel mezzo di due fazioni “di una Italia divisa”. Chi sta nel mezzo quando c’è o c’è stato uno scontro significativo tra due parti, lo fa perché non si riconosce nelle ragioni e nei valori democratici che hanno prevalso, per fortuna non solo del nostro Paese ma di tutta l’Europa.

Il Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale scrive “… L’Italia che si è fronteggiata per le rispettive ragioni ed i rispettivi sogni”. Cioè un alto dirigente, rappresentante del Ministero dell’Istruzione non ha il coraggio di distinguere, o non sa distinguere, tra il “sogno” del nazifascismo, di morte, di oppressione, di razzismo e di sterminio e quello dei Partigiani, che hanno combattuto per conquistare libertà e democrazia e che con il loro sacrificio e con la vita hanno creato le basi per la Costituzione della nostra Repubblica?

E se sono questi i dirigenti di un settore così delicato, che hanno il compito di contribuire a formare i giovani che garanzie abbiamo che sappiano farsi portavoce e difensori dei principi di libertà, uguaglianza e rispetto per le persone, in particolare quelle più fragili e sofferenti?

Forse serve al dirigente un anno sabbatico per avere il tempo per studiare sui libri di storia cosa siano stati il fascismo e la Resistenza, più altri anni di riposo per leggere tutti i testi, in prosa ed in poesia, sulle vicende di quel periodo. Non abbiamo la sicurezza che capirà ma almeno avremo la certezza che non potrà, di nuovo, introdurre elementi di confusione ideale e di mistificazione dei fatti storici. Sarebbe un sollievo per i democratici e un riconoscimento per coloro che hanno dato la vita perché avessimo noi e anche il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale delle Marche un mondo migliore.

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