Articolo Uno Marche: arretratezza culturale a destra su donne e famiglia

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Anche se ormai dovremmo essere abituati, non finiamo mai di stupirci per l ‘arretratezza culturale che la destra marchigiana dimostra in particolare quando si riferisce alle donne e alla società contemporanea. Ritorna fuori la “famiglia naturale” frutto ideologico di stampo religioso che nulla ha a che fare con la scienza e con la cultura. Come dice Chiara Saraceno, una delle più grandi studiosi della famiglia “non c’è nulla di meno naturale della famiglia. Che non vuol dire che è innaturale, ma che la famiglia è una costruzione sociale, legale e normativa. Tanto che la concezione di famiglia è cambiata e cambia continuamente nel tempo e nello spazio”. La concezione naturale che la destra vorrebbe imporre anche a chi non è cattolico contrasta con tutte le leggi che le donne e gli uomini hanno conquistato in epoca recente: la condivisione su base paritaria della patria potestà sui figli, la parità tra uomo e donna, il ruolo soggettivo dei figli, la parità lavorativa delle donne che non si riconoscono più nel ruolo esclusivo di “accuditrici”, testimoniano quanto il concetto di famiglia difeso dalla destra sia antitetici alla vita reale. Nella vita reale famiglia è anche quella di nonni e nipoti, di donne e uomini single, di donne e di uomini non sposati, di persone dello stesso sesso, insomma di tutte quelle realtà dove esiste, come dice la Costituzione, “una comunità di affetti” e non solo di relazioni di sesso. Del resto non ci risulta che anche molti esponenti della destra non abbiano più di una famiglia e che quindi non abbiano usufruito delle conquiste legislative che le battaglie delle donne in particolare hanno condotto. E allora, care donne e cari uomini della destra marchigiana, siate meno ipocriti e uscite dal medioevo!!
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