“Mentre la Commissione europea dà il via libera a 4 miliardi di euro di aiuti dello Stato francese ad Air France per ricapitalizzare la compagnia aerea e le altre grandi compagnie di bandiera europea come Lufthansa in Germania o Klm in Olanda sono difese e protette dai loro governi che fanno sentire alta la loro voce in Europa consapevoli dell’importanza di un imprescindibile asset industriale, Alitalia viene sempre più abbandonata a se stessa perdendo logo, nome, slot, forza lavoro e numero di aerei. Un ridimensionamento letale che rende l’ormai ex compagnia di bandiera un informe spezzatino. Sarebbe bello che la Lega al Ministero dello Sviluppo Economico battesse un colpo, ma la coppia Salvini-Giorgetti è nell’impasse totale, con poche idee confuse e lillipuziane. Il ministro è immobile, un dilettante allo sbaraglio incapace di agire e reagire davanti a questa crisi che non colpisce solo Fiumicino, Roma e il Lazio ma anche Malpensa, Linate e tutto il Paese. Servirebbe una strategia, una presa di posizione forte e autorevole in questa Europa che concede fondi agli altri, ma piega le speranze italiane. Servirebbe una ristrutturazione profonda, un rilancio che tuteli lavoratrici e lavoratori, un piano industriale serio e affidabile. Ma da Giorgetti solo silenzio per le decine di migliaia di persone che vivono in Alitalia e nell’indotto, solo domande senza risposta per il futuro del trasporto aereo e dell’economia del nostro Paese”.
Così, in una nota, il segretario regionale del Lazio di Articolo Uno-LeU, Riccardo Agostini.