Articolo Uno La Spezia, scomparsa Giacchè ci priva di una risorsa ideale e morale

La Spezia

La scomparsa di Aldo Giacchè ci priva di una risorsa politica, ideale e morale che a lungo ha agito nell’esperienza della sinistra spezzina.

Dall’impegno nell’adolescenza per combattere il fascismo, poi nella direzione della gioventù comunista spezzina, con l’assunzione successiva di funzioni di direzione del P.C.I. provinciale.

Nella vicenda umana di Giacchè possiamo rileggere tanta parte dell’esperienza non facile ma imprescindibile del divenire storico di larghe masse popolari alla ricerca, con la lotta e l’impegno quotidiano, di uno sbocco democratico e progressista della nazione nel suo rapporto con gli sviluppi di un processo mondiale.

Nel confronto e nella ricerca unitaria di dare un senso democratico all’essere di sinistra Aldo ha impegnato tutta la sua vita. Lo ha fatto da dirigente locale e nazionale del Partito Comunista ed ha continuato ad esercitare un ruolo di primo piano nella ricollocazione politica di quella esperienza storica, fondante assieme ad altre della Repubblica italiana, in un’altra storia, popolare, italiana e democratica. Fino alla sua ultima adesione al partito di Articolo 1.

Oggi lo ricordiamo nella sua esperienza di dirigente politico, di grande e tenace amministratore nella sua funzione di Sindaco della Spezia, di Senatore della Repubblica.

Pensiamo che egli abbia testimoniato, nel lungo procedere della sua vita, lo sforzo di mantenere sempre uniti i valori del socialismo con quelli della democrazia.

Il suo assillo costante a favore della partecipazione dei lavoratori e dei cittadini alle decisioni più significative della vita quotidiana, dalle scelte di governo della città alle più grandi questioni  delle vicende nazionali ed europee, è testimonianza di una profonda e vissuta idealità democratica che si ripropone nettamente come insegnamento ed indicazione per affrontare le prove difficili che stanno di fronte a tutti noi.

Crediamo che il suo lascito ideale e politico non appartenga solo a quanti di noi hanno condiviso con lui tante parte di un lungo percorso di vita, ma possa essere patrimonio di nuove esperienze politiche unitarie, di nuove generazioni che devono sempre affrontare i grandi nodi della libertà, della democrazia, della giustizia nello sviluppo sociale e civile dell’epoca in cui oggi viviamo.

Un nostro commosso abbraccio, anche a nome di tutti i compagni ed amici di Articolo 1, va ai suoi cari Anna, Wladimiro ed Irene, con la gratitudine per quanto hanno fatto per lui.

Moreno Veschi, Sandro Bertagna