Articolo 1 Emilia Romagna: “Basta attacchi dal Pd. Noi gli unici a credere ancora nel centrosinistra”

Emilia Romagna

Le feste de L’Unità, senza L’Unità, stanno diventando in realtà le feste della “divisione”, luoghi da cui alcuni tra i massimi esponenti nazionali e locali del Partito Democratico non perdono occasione per lanciare attacchi e provocazioni ad Articolo Uno e ai suoi dirigenti alimentando divisioni a sinistra e picconando quell’idea di centrosinistra a cui giurano fedeltà a ogni pié sospinto.

All’apertura della festa di Modena il Segretario regionale del PD emiliano-romagnolo Calvano ci ha definiti “compagni che sbagliano” ; i Sindaci di Ferrara e Bologna hanno utilizzato il pulpito delle feste per rincarare la dose.

Il sindaco di Ferrara prima accusa D’Alema di essere rancoroso e vendicativo, poi Bersani di essere stato plagiato dal perfido “leader maximo” e aver costituito un partito che non allarga il centrosinistra ed è privo di contenuti. Vorremmo ricordargli che noi i nostri contenuti politici li abbiamo e continuiamo a difenderli.

Non abbiamo cambiato idea su Costituzione, Statuto dei Lavoratori, finanziamento pubblico della politica, politiche dell’istruzione e sanità pubblica, progressività fiscale..

A chi dal PD ci vorrebbe richiamare all’ordine, rispondiamo che siamo usciti per continuare a rappresentare, coerentemente, quei valori.

Anziché dare del rancoroso agli altri, provi a fare autocritica sulle politiche del suo partito e sulle brucianti sconfitte al referendum e alle  amministrative.

Il Sindaco di Bologna Virginio Merola ci accusa invece, in riferimento alle regionali in Sicilia, di voler scegliere il candidato del partito da cui siamo usciti, un atto a suo dire “inguardabile” e di essere rimasti al Novecento.

Vorremmo ricordare a Merola che il nostro mancato appoggio alla candidatura di Micari non nasce da valutazioni di tipo personale, ma prettamente politiche. Non siamo noi quelli che hanno siglato un’alleanza con la destra di Alfano per farne una prova generale in vista delle prossime elezioni politiche.

Abbiamo chiesto, lo ha fatto Claudio Fava in persona, di rinunciare a quell’alleanza e aprire la strada a primarie di centrosinistra, ricevendo un netto no dal PD, che ha fatto per anni delle primarie la sua bandiera e la sua ragion d’essere.

Il sindaco Merola ha certamente ragione, quando afferma che queste sono terre riformiste. Noi lo abbiamo visto benissimo alle elezioni regionali, quando i riformisti si sono rifugiati nell’astensionismo anziché  votare per il PD e ce ne siamo accorti quando in una città come Bologna il centrosinistra si è ritrovato al ballottaggio con la Lega Nord dove lo stesso sindaco Merola ha perso 23mila voti rispetto alle elezioni precedenti.

Veniamo da una giornata positiva, quella di ieri, che ci consegna la ritrovata unità a sinistra, a partire da Articolo Uno e Campo Progressista di Giuliano Pisapia per un progetto comune alternativo alle politiche del PD renziano e per questo ci impegneremo anche in questa regione.

Infine, vorremmo ricordare che Articolo Uno in Emilia-Romagna è presente con lealtà e responsabilità in diverse giunte di centrosinistra a cui stiamo continuando a dare il nostro contributo in ragione della fedeltà a programmi di mandato a cui abbiamo lavorato e che abbiamo sostenuto in campagna elettorale. Non siamo disposti, dal momento in cui esercitiamo convintamente correttezza verso i nostri sindaci e amministratori, a sopportare all’infinito attacchi che inevitabilmente rischiano di avere ripercussioni anche in quelle realtà.

Tutto si tiene e tutto ha un limite, che ci auguriamo non venga superato.

Il Coordinamento Regionale di Articolo Uno Emilia-Romagna