Alessandro Conti: ora coraggio, altruismo e fantasia. #ricominciodatre

#ricominciodatre

di Alessandro Conti (Massa Carrara)

Se proprio devo ricominciare da tre parole scelgo proprio quelle che mi ha trasmesso Chiara Geloni in campagna elettorale e sono coraggio, altruismo e fantasia.

Non la faccio lunga e vado al sodo:

Coraggio: bisogna tornare ad averne per riportare a casa alcune parole che si ha paura anche solo a pronunciare. Accoglienza, integrazione, dignità del lavoro e del lavoratore, collettività, comunità e bene comune. Ce ne saranno molte altre che dimentico… ma ci siamo capiti. Non dobbiamo arrenderci di fronte al dilagare del populismo, della xenofobia e dell’indifferenza. Di fronte a chi consiglia di cambiare linguaggio dobbiamo avere il coraggio di affermare che di queste parole noi siamo orgogliosi e sono la base del nostro sentire e agire politico.

Altruismo: dobbiamo essere assolutamente alternativi al personalismo politico che genera solo disastri. E non parlo di Renzi e del suo modo personale di gestire il Partito Democratico, ma anche di chi guarda a sé stesso come al portatore dell’unica verità e della soluzione migliore, capisco state pensando ancora a Renzi… liberiamoci da questa ossessione, anche se è difficile dato che ha distrutto i sogni di milioni di italiani. Confronto e dialogo devono essere i pilastri su cui costruire Liberi e Uguali oggi e il paese domani. Guardiamo alle idee dell’altro come alla possibilità di far crescere le nostre allora avremo due ali per volare e togliere questi piedi da dentro il fango.

Fantasia: uscire dagli schemi che questa società ci impone e trovare nuove strade per arrivare nel bosco e dialogare con tutti quelli che ci sono rifugiati. Rispondere alla paura con soluzioni alternative che non siano solo dati schiaffati in faccia come verità, rispondere alle aspettative con senso della realtà ma anche con la volontà di costruire qualcosa che, ad oggi, ancora non c’è. Insomma dobbiamo avere le radici e le ali perché, per volare, bisogna sapere da dove partiamo ed essere reali e concreti ma senza mai perdere la speranza di poter costruire una società diversa da quella che oggi ci fa sentire fuori.

Allora se siete di sinistra e avete votato Liberi e Uguali avrete riconosciuto che le tre parole sono prese da una canzone famosissima di De Gregori “La leva calcistica della classe ‘68” e che indicano le qualità di un calciatore che “si farà anche se ha le spalle strette” anche se ha appena sbagliato un rigore.

Avanti insieme.