Voucher: Speranza, “Cambiato nome ma precarietà è la stessa”

Lavoro e Politica

“La vicenda voucher ha dell’incredibile!”. Lo scrive su Facebook il coordinatore nazionale di Articolo 1 Roberto Speranza.
“Poche settimane fa il governo li ha aboliti, dopo che la CGIL aveva raccolto oltre 1 milione di firme per cancellarli e dopo che era stato indetto il referendum abrogativo previsto dall’articolo 75 della Costituzione. Il referendum avrebbe dovuto tenersi proprio domenica 28 maggio, ma è stato giustamente annullato dalla Cassazione a seguito dell’abolizione. Ora la stessa mano che li ha cancellati decide sostanzialmente di ripristinarli, senza neanche cercare la condivisione delle associazioni dei lavoratori. Hanno cambiato il loro nome, ma la precarietà che portano è rimasta la stessa. È un inaccettabile precedente che mina la credibilità dell’istituto referendario e prende in giro gli italiani che hanno firmato i quesiti”, conclude Speranza.